All'età di circa 11 anni ho iniziato ad andare in montagna e ricordo molto bene le mie prime due esperienze fatte sulle nostre "piccole dolomiti".
La montagna rappresentava in quel momento un ambiente completamente nuovo mai visto fino a quegli anni, almeno non vissuto in quel modo e cioè indossando pedule ai piedi per camminare lungo i sentieri.
Poi tutto è continuato in modo più assidua frequentando sempre più l'ambiente di montagna, inizialmente con i miei genitori r di seguito con gli amici che condividevano questo interesse.
Ricordo un'esperienza di quattro giorni nell'inverno del 1981 quando con latri due amici abbiamo vissuto in un piccolo appartamento a Giazza. Avevano circa 14 anni ma la voglia di andare ad avventurarci in montagna era grande. Una mattina, il 29 dicembre, siamo saliti di buon mattino (erano circa le 5) per salire alla cima del Carega in un ambiente prettamente invernale con neve e ghiaccio. Da Giazza (759 m) siamo saliti fino a Cima Madonnina (2140 m) utilizzando un'attrezzatura molto rudimentale con ramponi militari, nel mio caso, o addirittura costruiti manualmente in casa!!!! Volevamo continuare per raggiungere il rifugio Fraccaroli (2239 m) ma il forte vento sulle creste ci ha fermati e siamo dovuti rientrare a Giazza. Tutto sommato è stata una bella avventura, ma possiamo dire che siamo stati fortunati a non "farci male". Che dire un'esperienza che ha dell'incredibile non per l'itinerario ma per il fatto che avevamo un'età molto giovane. Se penso che hai giorni odierni a 14 anni i ragazzi sono davanti al computer, televisione e cellulare mi fa molto pensare a quanto sono cambiati i tempi. Quasi quasi erano meglio i nostri tempie almeno avevamo ancora la voglia e l'interesse per avventurarci a scoprire il mondo.
Con la maggio età e le nuove amicizie ho scelto un approccio alla montagna meno "avventuroso" cercando di organizzare itinerari di trekking più adatti anche all'esigenza di Antonella meno attratta dalla "roccia" e dal "ghiaccio". Con il passare degli anni anche la nostra famiglia esigeva una modalità più soft nell'andare in montagna.
Non sono mancati, comunque, momenti ed esperienze nelle quali insieme a qualche amico ho affrontato anche attività più "alpinistiche".
Di seguito vorremo descrivere le nostre esperienze fatte in questi anni.