Sentiero del Viandante
Lecco- Colico
Lecco- Colico
PROLOGO
Sono passati circa 10 mesi dal riconoscimento diagnostico della tendinopatia achillea alla gamba sinistra e dopo varie terapie e fisioterapie non è cambiato molto. A questo punto mi chiedo se è necessario continuare a fare terapie e rimanere a "digiuno di attività" all'aperto. Dopo alcune riflessioni con Antonella mi decido di sospendere la fisioterapia e iniziare le attività in modo progressivo tra aprile e maggio. Iniziamo con un approccio leggero con camminate collinari fino ad arrivare a uscite più impegnative e durature nel tempo. Iniziamo con un'uscita di due giorni per il pellegrinaggio alla Madonna della Corona organizzato con rientro in bici da Brentino, il sabato, e camminata da Lugo al Santuario la domenica. I risultati sembrano buoni e pertanto pianifichiamo un mini cammino di tre giorni da fare a fine maggio.
Controllando le varie possibilità cerchiamo di individuarne uno vicino a noi. Il Sentiero del Viandante sul Lago di Como sembra fatto apposta per questa nostra esigenza e ne acquistiamo la guida in modo da verificarne il percorso e pianificare i tre giorni. In realtà la guida prevede una suddivisione del sentiero in 5 tappe ma, valutando lunghezze, dislivelli e contenimento delle spese per i vari pernottamenti, valutiamo la riduzione a 3 giorni di cammino.
Vista la vicinanza a Varese e a Rovio cogliamo l'occasione per una visita ai parenti di Antonella (Varese) e alla Fraternità Francescana di Betania (Rovio). Quindi dopo aver preparato gli zaini e il resto partiamo il sabato mattina. Rimarremo nella mattina e primo pomeriggio a Varese e nel secondo pomeriggio ci trasferiamo a Rovio che si trova appena oltrepassato il confine in Svizzera .
Rimaniamo in Fraternità fino a lunedì mattina poi trasferimento da Rovio a Colico in auto. Quindi parcheggiamo l'auto in una zona nelle vicinanze della stazione, dopodiché presi gli zaini ci trasferiamo con il treno a Lecco, inizio del cammino, per partire nel primo pomeriggio per la prima tappa. Questa programmazione ci dà il modo, una volta giunti a conclusione del cammino a Colico, di riprendere l'auto per il rientro a Verona.
Prima tappa (Lecco - Lierna)
Dalla stazione di Colico ci trasferiamo a Lecco dove è prevista la partenza del Sentiero del Viandante.
Arriviamo in ritardo di un'ora rispetto alla pianificazione in quanto il trasferimento Rovio - Colico è stato un po' lungo causa scollinamento e percorrenza su strade di montagna. Quindi arriviamo a Lecco verso le 13.00. Nessun problema in quanto la tappa di oggi dovrebbe essere abbastanza facile.
Dalla stazione del treno ci avviamo verso il lungolago di Lecco attraversando il centro della città e assaporando le belle vie e piazze che non avevamo mai visitato. Arrivati sul lungolago troviamo la prima indicazione del Sentiero (freccia arancione) e quindi, dopo aver camminato inizialmente lungo la riva del lago verso Nord, e dopo aver attraversato la strada provinciale SP72 iniziamo il cammino su un sentiero che segue parallelamente la strada provinciale ma rimanendo sempre ad un livello più alto. Questo ci permette di non essere troppo disturbati dal rumore delle auto e di di osservare il lago da una posizione più panoramica.
Il tempo non è bellissimo e qualche goccia scende nel primo tratto ma senza creare problemi particolari evitandoci di coprire gli zaini.
Il percorso iniziale non è tra i più belli in quanto al momento la vista è molto limitata sul lago ma, strada facendo ci troviamo ad un'altezza tale da gustarci il panorama sull'intero ramo del lago versante Lecco. Ogni tanto controllo lo stato del tendine che sembra rispondere bene anche se il fastidio non è annullato completamente ma, al momento, non mi crea problemi particolari. Rimaniamo sempre alti rispetto alla strada provinciale passando in un tratto della costa dove in alto osserviamo parecchie pareti di roccia che appartengono ai vari siti di arrampicata della zona di Lecco (ci troviamo sotto le pareti delle Grigne). Infatti in alcuni parcheggi troviamo auto e furgoni che ci indicano la presenza di free climbing. Troviamo anche alcune indicazioni indicanti percorsi che portano alle varie "vie in roccia".
Arriviamo ad Abbadia Lariana ma, rimanendo ancora ad una certa altezza rispetto al lago, riusciamo solo ad intravvederla.
Proseguiamo sempre su sentieri e strade sterrate. Il paesaggio ora è molto più bello e la vista è sempre più ampia sul lago e sulle montagne vicine. Alcuni tratti di percorso sono formati da piccole stradine delimitate da muretti in sasso e ricordano molto alcuni passi manzoniani inseriti nel famoso romanzo dei Promessi Sposi, forse proprio ambientato in questi luoghi.
Passiamo da luoghi boscosi a prati aperti anche coltivati ad olivo e attraversiamo piccole frazioni isolate. Nei nostri ricordi rimane viva la breve sosta alla piccola chiesetta di San Giorgio sopra Mandello del Lario. Durante la sosta era la nostra intenzione era quello di mangiare qualcosa e poi di visitare l'interno della chiesa. Purtroppo mentre completiamo il nostro veloce pasto ci accorgiamo che l'incaricato sta chiudendo la porta di accesso e pertanto si annulla la nostra possibile visita. Peccato.
Piè avanti nella frazione di Maggiano osserviamo la torre di Barbarossa ma anche questa è chiusa in quanto visitabile solo su prenotazione. Percorrendo ancora qualche chilometro arriviamo verso le 17.00 a Lierna dove abbiamo fissato la nostra conclusione della prima tappa.
Il paese è molto carino ma, come sempre, abbiamo difficoltà a trovare la struttura essendo il borgo composto da piccole vie che si incrociano continuamente tra di loro. A questo punto, per velocizzare l'arrivo, ricorriamo all'utilizzo del GPS che risulta sempre efficace in questi momenti. Questo valido strumento molto usato ai nostri giorni per noi diventa un valido mezzo solo in particolari circostanze dove la sola osservazione non è sufficiente a localizzare la corretta direzione o, come in questo caso, a localizzare una struttura all'interno di un centro abitato. Inoltre, come già descritto in altri passaggi dei nostri diari, al momento del raggiungimento della tappa le condizioni di stanchezza e la voglia di raggiungere la struttura di accoglienza spesso sono causa di mancata lucidità e, pertanto, l'uso del GPS può essere utile.
Trovata. Si tratta di una piccola casetta situata nel centro storico. Ci accoglie la proprietaria che ci porta alla nostra stanza. La casa si sviluppa completamente in senso verticale e la nostra camera si trova all'ultimo piano. Per salire utilizziamo una stretta scala a chiocciola che sembra infinita e gli zaini rendono complicato il nostra continua rotazione.
La camera è carina. Ci sistemiamo e dopo la doccia usciamo in quanto la fame è tanta.
Il centro è abbastanza grande ma non troviamo molti strutture dove possiamo mangiare limitando la nostra spesa. Gira e rigira scegliamo una piccola pizzeria dove ci gustiamo una pizza. Anche la passeggiata sul lago è limitata a qualche tratto essendoci molte ville che ne chiudono il passaggio. A cena conclusa rientriamo in camera e ci mettiamo a letto per dormire. Domani mattina appena fatta colazione ci dedicheremo, prima di ripartire, all'acquisto di qualcosa per il pranzo. Durante il giro serale abbiamo individuato un piccolo alimentari collocato appena sotto la struttura.
Totale : 17, 6 km
Dislivello + 684 mt - 566 mt
Pernottamento : Le fate del Lago
Seconda tappa (Lierna - Bellano)
Al mattino la sveglia l'abbiamo programmata verso le 07.00 in modo da aver il tempo utile di effettuare tutte le nostre attività in preparazione dell'inizio tappa e pensando di partire non troppo tardi.
Iniziamo quindi dalla colazione che è molto abbondante con dolce e salato (riusciamo anche a portarci via qualcosa nello zaino), poi usciamo per gli acquisti per il pranzo ed infine dopo aver prelevato gli zaini salutiamo e ripartiamo.
Dal paese risaliamo le colline che sovrastano il lago e dopo qualche chilometro, passati tra case e piccole zone artigianali, ci inoltriamo nel bosco sempre più fitto.
L'ambiente e ricco di vegetazione e la mulattiera sale decisa ed in alcuni tratti il percorso si svolge risalendo una serie di scalini in pietra. Si sale velocemente di dislivello e questo mette a dura prova il nostro respiro che la forza per procedere. Facciamo dunque qualche pausa in più per poter riprendere fiato.
Il tempo oggi è molto sereno e nel proseguire siamo sempre in trepida attesa di scorgere tra la vegetazione qualche apertura panoramica sul lago.
Ad un certo punto la segnaletica sembra non essere precisa e dopo qualche passaggio non molto chiaro riusciamo a ritrovare il sentiero. Si sale ancora decisamente fino a raggiungere la croce di Brentalone (650 mt) dove la vista finalmente si apre su una buona parte del lago di Como. Riconosciamo benissimo i due rami e il promontorio di Bellaggio, punto di divisione. Alcune foto per immortalare la bella vista e la presenza di due signore, che stanno percorrendo il sentiero, ci danno l'occasione di farci fare una foto con lo sfondo sul lago. Panorama spettacolare ma probabilmente non sarà l'unico che incontreremo oggi....Infatti dopo un'ulteriore salita raggiungiamo l'alpe di Mezzedo e qui lasciamo il percorso per attraversare un prato, poi arrivati su un piccola collina con un bellissimo albero ci si apre davanti a noi lo spettacolo dei spettacoli. Scendiamo di una decina di metri e troviamo una panca in legno e in questo punto il panorama si apre su una buona porzione di lago. Questo posto probabilmente non è conosciuto, almeno da persone come noi che si muovono su un territorio alquanto sconosciuto, ma la nostra fortuna è stata quella di aver incontrato questa mattina, alla partenza del sentiero, un residente che ci aveva fornito questa indicazione. Chissà se non l'avessimo trovato....sicuramente avremmo perso l'occasione meravigliosa di questo posto!!!!
Che fare!! Ma certo perché non rimanere tranquillamente seduti su questa panca a goderci questo paesaggio visto che il luogo è molto tranquillo e, al momento, non ci sono altre persone che potrebbero richiedere uno spazio per loro.
Mangiamo e ci rilassiamo. Il sole è caldo e ne approfittiamo per asciugare anche le nostre magliette sudate. Per l'acqua non abbiamo problemi in quanto all'alpe di Mezzedo è presente una bella fontana. Facciamo molte foto e dopo aver trascorso un'ora in perfetto ozio, l'arrivo di ulteriori camminatori ci ricorda che questa non è la conclusione della tappa di oggi e che dobbiamo riprendere il cammino ancora lungo. Lasciamo dunque la possibilità ad altri di sedersi in questo luogo per gustare al meglio del panorama offerto. Peccato, saremmo rimasti ancora a lungo!!.
Riprendiamo il sentiero fino ad arrivare alla fontana e, dopo aver riempito le borracce, ci inoltriamo nel bosco risalendo di qualche altra decina di metri fino a raggiungere la bellissima chiesa di San Pietro (996 mt) dove troviamo un ulteriore punto panoramico ma non bello come il precedente. La chiesetta naturalmente è chiusa. Da questa località, dove si trova anche un'area picnic, il percorso continua su una strada forestale e, dopo aver passato uno stagno ( con la presenza di molte mucche al pascolo), ci dirigiamo verso un gruppo di case probabilmente utilizzate come residenza estiva. Siamo in località Orfanella. In fondo la vista sul paese di Esino Lario. Da qui ancora lungo una strada sterrata per aggirare il monte Fopp fino a ritornare in vista panoramica sul lago. Qui lasciamo la strada forestale per immetterci su un sentiero che procede in discesa, ed essendo formato da rocce, sassi e parecchie radici, rallentiamo il nostro passo per porre maggior attenzione nel porre in maniera corretta i piedi evitando possibili scivolate. Basterebbe poco per compromettere il cammino. In questa fase i bastoncini da trekking si rendono realmente utili a controllare i movimenti bilanciando il peso dello zaino. Ogni tanto ci si apre tra la vegetazione qualche scorcio sul lago. Si intravede la località di Fiumelatte (qui il torrente scende talmente vorticoso che riesce a formare una schiuma color latte). Vicino il paese di Varenna.
Alla croce del Fopp riusciamo a veder il castello di Vezio, prossima fermata intermedia dove ci fermeremo per una sosta, dopo questa lunga e logorante discesa, e visiteremo il piccolo borgo.
Arrivati in una piccola piazzetta ci sediamo su una panca e prendiamo da zaino qualcosa di veloce da mangiare. Siamo ormai verso il primo pomeriggio e, da seduti, notiamo molti turisti che, probabilmente, stanno salendo da Varenna per visitare questo piccolo borgo. Dopo aver mangiato anche noi facciamo un giro veloce nel piccolo centro. Ritornati nella piazzetta riprendiamo il percorso attraversando il torrente Esino sull'antico ponte accanto al Crotto de Pepott. Risaliamo sulla strada in zona artigianale e poi attraverso una mulattiera raggiungendo la frazione di Regolo. Poi ancora un tratto di strada asfalta che collega Varenna ad Esino Lario. Questo tratto è un po' noioso in quanto percorriamo un tratto di strada asfaltata in cui transitano alcune auto ma, poco più di un chilometro, il percorso continua lungo una mulattiera fino a raggiungere Gittana dove è stato ereto un Santuario alla Madonne delle Grazie (chiuso).
Dal Santuario seguiamo il percorso lungo altri sentieri e mulattiere racchiuse tra muretti di sasso e finalmente raggiungiamo in vista di Bellano. Ancora un paio di chilometri che percorriamo lungo le vie residenziali e periferiche del paese ed infine arriviamo alla struttura dove alloggeremo questa notte.
Si tratta di una villa privata costruita sulla collina. Una parte di questa villa è stata adibita a B&B. Sono presenti alcune camere con bagno ed è presente una sala comune dove consumeremo la colazione di domani.
Anche oggi siamo molto stanchi per il percorso lungo e il notevole dislivello fatto.
Dopo esserci rinfrescati e sistemati nella camera usciamo per raggiungere la riva del lago e il centro di Bellano.
Facciamo un giro nel centro anche per verificare le possibili proposte culinarie sia dal punto di vista dei piatti ma anche del prezzo ricordando che siamo sul lago di Como, zona molto "cara" economicamente. Scegliamo un posto carino in riva al lago e ordiniamo delle fettuccine con porcini ed una buona bistecca con contorno. Un bicchiere di buon vino accompagna questi gustosi piatti. A fine cena siamo soddisfatti di quanto abbiamo mangiato. Ogni tanto un buon piatto ben preparato è quello che ci vuole soprattutto dopo una bella giornata di cammino. La sera trascorre serenamente con la bellissima vista sul lago, il tramonto e le bellissime tipiche barche a remi chiamate "bateil" o semplicemente "lucia". Poi risaliamo dal centro verso la nostra camera e ci buttiamo sul letto per addormentarci.
Totale : 13,9 km
Dislivello + 1050 mt -993 mt
Pernottamento : B&B Villa Anita
Terza tappa (Bellano - Colico)
Al mattino colazione abbondante nella struttura dedicando il tempo necessario per gustare alcuni dei vari prodotti offerti.
Poi, su indicazione del proprietario del B&B, decidiamo di accorciare il percorso nella parte iniziale evitando la salita al Santuario di Lezzeno, pertanto continuiamo diritti sulla via e poco dopo un chilometro rientriamo nuovamente sul tracciato originale.
Non sapremo mai se tale scelta non ci ha permesso di vedere qualcosa di bello e interessante ma, come capita molto spesso, alcune chiese sono chiuse e non visitabili e nel dubbio abbiamo evitato una salita magari inutile.
Dopo circa mezz'ora incontriamo nuovamente le indicazioni del Sentiero del Viandante e proseguiamo lungo una stradina immersa tra i vigneti. Ci troviamo nel territorio denominato "Oro" famosa per la produzione di un particolare vino passito. Il percorso rimane sempre in costa con spettacolari viste sul lago e sulla cittadina di Dervio. Da questa cittadina però passiamo nella parte più alta, non scendendo sulla riva del lago, in quanto rimaniamo ancora sul percorso indicato. Scenderemo al lago più avanti in prossimità della località di Corenno Plinio. Nell'attraversare Dervio ci inoltriamo in una piccola via dove sono appese diverse foto d'epoca che raffigurano momenti di vita paesana: molto belle e significative. Raggiungiamo Corenno Plinio verso le 11.00. Il paese è noto per le caratteristiche viuzze con le scalinate che scendono verso il lago.
Ci arriviamo scendendo e percorrendo un tratto sulla provinciale del lago. Arrivati nella piazza, punto di parcheggio e inizio del borgo, il castello del 1300/1400 ci accoglie con le sue alte mura e torri. Scendiamo dalla viottolo principale raggiungendo la riva del lago. Ci fermiamo per una sosta sul piccolo molo del porticciolo. Un breve spuntino e qualche foto, poi ritorniamo verso l'interno del borgo percorrendo altre viuzze. Nel camminare osserviamo le varie costruzioni delle case tutte addossate l'una a l'altra come a formare un'unica stabile struttura.
Il giro è molto breve essendo il borgo molto piccolo.
Ritornati sulla piazza principale, dopo circa un centinaio di metri, riattraversiamo la provinciale e riprendiamo il percorso seguendo le indicazioni. In breve raggiungiamo l'antico villaggio di Mondonico, composto da vecchie case in sasso. Il sentiero ora riprende in salita attraverso un sentiero delimitato dagli ormai conosciuti muretti in sasso. Il percorso, formato da innumerevoli gradoni, ci porta velocemente alla chiesa di San Rocco, punto molto panoramico sul lago, Da questo punto osserviamo che ci troviamo oramai verso la parte terminale del lago, e i due rami (di Lecco e di Como) non sono più così entrambi visibili come qualche chilometro prima.
Dalla chiesa di San Rocco la salita riprende energicamente fino a raggiungere il dosso di Perdonasco dove troviamo un ulteriore belvedere con vista ora sulla parte più a Nord del lago e con Colico ben visibile. Questa ultima salita è completamente immersa in un bellissimo bosco e la mulattiera e ben lastricata. Ora il percorso è più dolce e raggiungiamo il villaggio di Sparese e la chiesa dedicata alla Madonna dei Monti (purtroppo chiusa). Oramai stiamo raggiungendo la conclusione di questo cammino che ci ha regalato veramente delle viste stupende e direi inaspettate da tutti i punti di vista. Ora il percorso, dopo la chiesa, riprende inizialmente su una strada sterrata e poi attraverso una lunga strada asfaltata scendiamo fino a Colico.
Ci troviamo nel primo pomeriggio e il caldo si fa sentire alquanto. Fino ad oggi non abbiamo sofferto molto le temperature alte in quanto il percorso è sempre stato immerso in ambienti con molti boschi e quindi freschi.
Arrivati nel centro di Colico la sensazione di questo caldo improvviso ci stimola a fermarci per una gioiosa sosta presso una gelateria. Un buon gelato smorza momentaneamente questa sensazione di calore e ci rinfranca anche dalla stanchezza accumulata. Non vorremo ancora concludere da questa sosta ma non essendo lontani dalla nostra auto ci rialziamo e ci avviamo per gli ultimi metri.
Raggiunta la nostra auto, il tempo per il cambio indumenti poi ripartiamo in auto in quanto vorremo raggiungere la nostra casa in serata non troppo inoltrata.
Ora è tempo di ricordare i bellissimi momenti vissuti in questi luoghi. Non ci aspettavamo veramente di trovare ambienti così ricchi di storia e, soprattutto, di tantissimi ambienti naturali con immensi boschi. Rimangono ancora ben fissi nella nostra memoria i vari panorami, l'intenso colore del verde in forte contrasto con l'azzurro del cielo e il blu del lago.
Il rientro in auto è stato molto lungo ma non tanto per i chilometri percorsi ma per il traffico che abbiamo trovato, ma questo non ve lo raccontiamo.
Verso sera abbiamo raggiunto casa incontrando i nostri familiari ai quali, come sempre, raccontiamo queste nostre piccole avventure.
Totale : 17,8 km
Dislivello + 696 mt -770 mt