Descrizione
Durante il periodo di servizio militare svolto nella Caserma di Elvas a Bressanone avevo legato l'amicizia con Andrea di Cles in Val di Non.
I rapporti sono continuati anche dopo il congedo e anche oggi siamo molto in contatto anche se le occasioni di vederci fisicamente non sono frequenti.
In quell'anno con Renzo volevamo fare un'escursione di un paio di giorni nella zona del Brenta, pertanto ricordandomi di Andrea abbiamo organizzato insieme un giro da fare nei dintorni del lago Tovel.
Per il primo giorno con l'auto siamo partiti io e Renzo da casa per Cles e ci siamo trovati a casa di Andrea. A casa sua siamo stati accolti anche dai genitori che ci hanno offerto qualcosa da mangiare e abbiamo passato un paio di ore in compagnia.
Nel primo pomeriggio con l'auto ci siamo trasferiti sopra il lago di Tovel percorrendo una strada forestale. Ricordo che ad un certo punto la strada era interrotta da un albero caduto e ci siamo fermati per poterlo spostare e riprendere il tragitto. Alla fine della strada il parcheggio dell'auto.
Con il sentiero siamo poi saliti alla Maga Tuena (1729 m) e poi al Bait della Denna (1721 m) dove ci siamo fermati per una sosta mangiando una fetta di torta alle carote fatta dalla mamma di Andrea.
Dal Bait verso la Val Gelada di Tuenno fino ala Passo della Val Gelada (2686 m). Per me questo tratto si è rivelato abbastanza faticoso forse per l'orario (quasi sera) e per la ripida scesa su rocce e sfasciumi di pietre.
Raggiunto il Passo abbiamo continuato sul sentiero in direzione del Bivacco Bonvecchio (2790 m) dove abbiamo pernottato per la notte. Il bivacco contiene 6 letti divisi in due gruppi di 3 letti a castello. Arrivati ci siamo sistemati e dopo aver mangiato qualcosa ci siamo fatti un thè caldo. La notte l'ho passata praticamente non dormendo mai, probabilmente causa del thè!!!
Alla mattina la sveglia di buon mattino ci ha regalato un panorama fantastico sulla Val di Sole e le cime della Presanella, Adamello e oltre le alte vette del Parco dello Stelvio.
Dal Bivacco ci siamo inoltrati su un sentiero (sentiero Costanzi) abbastanza impegnativo per la particolarità dei passaggi in roccia e pietrisco. Pochi i tratti attrezzati e spesso anche mal ridotti per la presenza di vecchi cavi che ne complicavano i passaggi sui tratti più esposti.
Il percorso risulta alquanto lungo ma molto panoramico. Continui i vari saliscendi su roccia e tratti erbosi. Tutto molto selvaggio e molto isolato. Non ricordo incontri con altre persone per tutta la giornata. L'itinerario si snoda lungo una linea di avvicinamento a varie piccole cime: Cima Paradiso (2838 m), cima Rocca (2830), cima delle Livezze (2772 m) e cima del Vento (2755 m) dove spesso ci siamo affacciati su ripidi pendii erbosi che precipitavano nella valle di Tovel..
In vista del Sasso Rosso e in corrispondenza del Passo di Pra Castron (2502 m) abbiamo abbandonato il sentiero di sommità, che prosegue fino al rifugio Peller, per scendere a Malga Tuena, percorrendo il lungo verde vallone del Medris, dove chiudiamo il giro circolare.
Percorso bello ma non proprio semplice, probabilmente al di sopra delle mie capacità, almeno in quei giorni.
Un grazie ad Andrea per averci guidati in questo "avventuroso" percorso.