PROLOGO
Al ritorno dall'ultimo cammino sulla via Francigena riscontro un leggero dolore al ginocchio sinistro e dopo un controllo dall'ortopedico mi viene riscontrato una infiammazione ossea. Il problema non è particolarmente grave ma mi devo attenere ad un periodo di riposo assoluto da attività motorie. E' una notizia che non mi aspettavo e il pensiero di non poter effettuare nuove camminate mi addolora un pò anche in vista delle vacanze estive, periodo nel quale concentriamo molte nostre attività. Avevamo da tempo prenotato una vacanza a Perca e non avevamo nessuna idea di abbandonare l'idea di poter effettuare alcune camminate. Durante questa settimana (ormai è passato circa un mese dal riscontro dell'infiammazione) vorrei potermi mettere alla prova cercando di non "forzare" troppo e utilizzando una ginocchiera per stabilizzare il ginocchio. Riusciamo a realizzare alcune camminate che ci impegnano anche 6/7 ore giornaliere. Il risultato è buono ma ci riserviamo ancora un mese di tempo per capire se possiamo avventurarci in un nuovo cammino. In questo ulteriore periodo cerchiamo di realizzare qualche altra camminata e qualche giro in MTB ( altra nostra attività motoria che ci piace fare). Arrivati a settembre i tempi sono ormai maturi per decidere. E' sia.....per il mese di ottobre organizziamo la continuazione della via Francigena dal dove l'avevamo interrotta nello scorso mese di maggio causa meteo. Utilizziamo la stessa modalità di trasferimento utilizzando i mezzi pubblici. Quindi treno da Verona fino a Poggibonsi, poi bus fino a san Gimignano e da quì 5 tappe che percorreremo da San Gimignano fino a Radicofani sul confine tra Toscana e Lazio. Il mese di ottobre si presenta bene: giornate ancora molto miti e serene. Quindi partiamo il giorno 7 ottobre nel pomeriggio e, dopo un lungo viaggio in treno con 3 scali (Bologna - Prato - firenze Rifredi - Poggibonsi) con il bus saliamo da Poggibonsi a San Gimignano. Ormai è sera inoltrata e nel buio raggiungiamo il campeggio Boschetto di Piemma dove abbiamo prenotato una bellissima casetta. Dopo la nostra sistemazione e vista l'ora (circa le 20.30) ci rechiamo alla trattoria pizzeria situata all'interno del campeggio. Gustiamo una buona pizza e concludiamo con un classico dolce toscano: "cantucci e vin santo". Poi a nanna ....domani si inizia il cammino con un bel percorso di circa 31 km!!
Tappa 1 (San Gimignano - Monteriggioni)
Dopo una bella dormita in un contesto di assoluta tranquillità. Il campeggio, con la disponibilità di queste casette, si presta benissimo a creare un'ulteriore possibilità per il pernottamento durante il passaggio a San Gimignano essendo anche posizionato sul percorso. Ci rechiamo al bar per fare la colazione. Entrati ci accorgiamo, dai vari discorsi , che la serata di ieri sera si è conclusa con po' di rumore notturno tra gli ospiti creando un certo malessere tra i gestori del bar. Capiamo in fretta che alcuni pellegrini stranieri hanno fatto un po' di festa prima di ritirarsi a dormire. Capiremo poi, giorno dopo giorno, che gli stessi pellegrini fanno parte di un gruppetto al quale ci aggregheremo per la compagni allegra durante il cammino e per le serate indimenticabili, che ricorderemo per sempre..
Ma è ora di incamminarci e uscendo dal campeggio incontriamo già i primi segnali della Via Francigena. Il percorso si svolge in un continuo saliscendi tra boschi, vigneti e radure. Dopo circa un 'ora davanti a noi incontriamo due ragazze (Elisa e Donatella). Ci presentiamo a loro capendo che stiamo percorrendo lo stesso cammino. Elisa è della provincia di Trento ed è partita da sola da casa per raggiungere Roma (che avventura !!) mentre Donatella ha pensato di partire da San Gimignano per raggiungere Siena. Sono le nostre prime due compagne di cammino. Ben presto raggiungiamo anche il gruppetto degli stranieri con il simpaticissimo Joe (come ci ha chiesto di chiamarlo) proveniente dalla Germania. Lui è partito dalla svizzera. Sarà il compagno che risulterà l'animatore delle nostre giornate fino alla fine. Parla benissimo l'inglese e pertanto riesco a comunicare in qualche modo. In sua compagnia altri pellegrini : una svizzera un altro tedesco ed una coraggiosa insegnante inglese partita da Canterbury (che grinta !!). Incontriamo poi la coppia Elisabetta con Lisa, due signore di Trieste e Muggia. Poi una ragazza che aveva intrapreso il cammino degli DEI, ma poi ha deciso di interrompere questo cammino per proseguire con alcune tappe sulla Francigena. Ricordiamo il suo nome Arianna, della provincia di Varese e che lavora a Locarno in svizzera. Infine facciamo conoscenza di Silvia di Volterra. Il gruppo è quasi al completo. Ne frattempo raggiungiamo Quartaia , poi Pieve a Elsa con la bellissima piccola pieve romanica (ma chiusa) ed infine Strove dove in compagnia degli altri pellegrini sostiamo per un caffè in una piccola trattoria con cortile annesso.
Alcuni di noi stanno decidendo dove dormire, noi invece abbiamo già prenotato all'ostello comunale di Monteriggioni. Altri pensavano all'ostello di Abbadia ad Isola a poca distanza prima da Monteriggioni, ma all'arrivo in questa località scopriamo, con una certa sorpresa, della sua momentanea chiusura. Questo ci fa capire che in questi percorsi è sempre opportuno partire sapendo con certezza dove poter dormire, cosa che noi abbiamo sempre scelto di fare. Raggiungiamo quindi la bella località di Abbadia a Isola. In tutta questa giornata abbiamo assaporato la bellezza delle colline senesi con immensi campi coltivati ad oliveti e alcuni gruppi di case storiche in sasso.
L'ostello di Abbadia è veramente bello e si trova all'interno del cortile annesso alla monumentale chiesa romanica. Visitiamo sia la chiesa che l'ostello ( i volontari ci fanno vedere la struttura) e poi ripartiamo per raggiungere Monteriggioni.
Poco fuori Abbadia, ci appare in tutta la sua bellezza la citta murata con le sue inconfondibili torri di cinta. Monteriggioni è arroccata su un colle e la sua fortificazione risultava una perfetta difesa dai nemici.
La conclusione della tappa risulta impegnativa ma breve in quanto, dal paese nuovo di Monteriggioni, dobbiamo risalire sul colle e, dopo una giornata lunga, questo ultimo tratto ci richiede un ulteriore sforzo. Entriamo dalla porta Fiorentina. Il centro storico non è grandissimo ma molto caratteristico con costruzioni di origine medioevale: ci sono alcune piccole trattorie e negozietti di ogni genere.
Arrivati alla piazza principale con la pieve di Santa Maria Assunta ci rechiamo all'ostello dove ci viene consegnata la nostra camera che condividiamo con Arianna, Elisa e Donatella....Dopo le consuete attività di fine tappa ci organizziamo per la cena. Molti del gruppo ne approfittano dei locali all'interno della città murata per mangiare qualcosa di tipico. Noi insieme ad Elisa cogliamo l'occasione di sfruttare la cucina dell'ostello (anche per risparmiare qualcosa) e in un piccolo alimentari acquistiamo pancetta arrotolata, pomodoro e pasta per una buona "amatriciana". La prepariamo e la condividiamo insieme ad Elisa e questo momento ci dà modo di conoscerci meglio. Bella serata.
Poi, prima di ritirarci a riposare, facciamo 4 passi nel centro assaporando la tranquillità della serata. Domani la tappa si concluderà in una delle più belle città italiane : Siena.... E con questo pensiero in trepida attesa ci addormentiamo.
Totale : 30,9 km
Dislivello + 550mt - 610mt
Pernottamento : Ostello Monteriggioni
Tappa 2 (Monteriggioni - Siena)
Sveglia all'alba...
Abbiamo bisogno di coordinarci nell'ostello tutti insieme avendo a disposizione solo un bagno, ma c'è la facciamo tranquillamente rispettando i tempi e le necessità di ciascuno. Altrimenti che pellegrini potremmo essere? Riusciamo a fare colazione e a ripartire abbastanza in tempo. Ora il gruppo è abbastanza unito già fuori dalla porta Franca o Romea (per la curiosità la via francigena era chiamata anche via Franca perché proveniva dalla regione dei "franchi" in Francia e Romea perché la direzione era quella di Roma) e in breve ci dirigiamo verso le colline coltivate a olivo e da qui la vista alle nostre spalle è in direzione della città murata in tutta la sua bellezza.
Dopo circa un'ora di cammino il gruppo comincia a "sfaldarsi" ma questo è normale, considerando il diverso passo di ciascuno e anche le diverse esigenze rispetto alle soste. Dopo Cerbaia passiamo a fianco del castello della Chiocciola, nome preso dalla caratteristica scala a chiocciola della torre, e poi ci immergiamo in boschi di quercia fino a scendere alla località Pian del Lago (ex zona lacustre poi bonificata). Percorriamo quindi un pezzo di strada asfalta (SP 101). Dopo un paio di km finalmente riprendiamo il tracciato su sterrata lasciandoci alle spalle la pericolosità di questo tratto percorso da molte auto. Il percorso si immerge in un paesaggio coltivato a campi e a boschi di quercia.
Ad un bivio cogliamo l'occasione per lasciare il percorso originale per visitare l'Eremo si San Leonardo al Lago. Variante che ci occuperà circa un paio di ore ma che ci dà l'opportunità di visitare un luogo incantevole e pranzare in tranquillità.
Arrivati all'eremo suoniamo il campanello come da indicazione su cancello in entrata. Ci accoglie il volontario adetto alle visite. Deponiamo i nostri zaini nel piccolo cortile e facciamo la visita della struttura con la chiesa romanica e al grande locale adibito a refettorio con bel affresco della "crocifissione". E' un luogo bellissimo immerso in bel bosco e che dona una pace infinita. Ci sarebbe piaciuto mangiare all'interno ma, purtroppo non è consentito, quindi, uscendo da questo luogo, ci sediamo davanti alla chiesa e consumiamo parte dei nostri viveri. Durante la visita ci hanno raggiunto anche la coppia Elisabetta ed Elisa.
Ripartiamo ritornando al bivio e riprendendo il percorso originale. Dopo aver attraversato qualche campo e ancora alcuni boschi raggiungiamo la periferia di Siena e, da porta Camollia, entriamo nel centro storico. Ormai abbiamo lasciato la tranquillità dei paesaggi attraversati anche durante questa giornata. Siamo immersi in una moltitudine di persone di ogni genere e nazione e man mano che ci avviciniamo al centro di Siena l'affollamento aumenta sempre di più.
Siamo già nel tardo pomeriggio, la stanchezza si fa sentire e con essa la voglia di raggiungere la struttura dove dormiremo. Ci accorgiamo che la struttura si trova sul lato opposto dal quale siamo entrati e perciò impieghiamo più di un'ora a raggiungere l'accoglienza di Santa Luisa. Strada facendo, ci facciamo uno spuntino ormai stremati anche dalla fame.
Raggiunta la struttura ci sistemiamo e facciamo una bella doccia per riprendere vigore. Poi, dopo aver ricevuto informazioni sull'orario della messa (essendo la struttura annessa al convento della Congregazione delle Figlie della Carità) decidiamo di fare una visita del centro storico.
Nei pressi del bellissimo duomo incontriamo alcune delle nostre compagne di cammino. Poi di corsa raggiungiamo la chiesetta di Santa Luisa e dopo aver partecipato alla santa messa ci rechiamo a consumare la cena preparata dalle suore. Siamo in buona compagnia con altre persone. La cena è molto essenziale e utilizziamo quello che è a nostra disposizione. Poi la stanchezza ci assale e ci ritiriamo nella nostra piccola camera. Domani sarà ancora una bella giornata e il paesaggio che incontreremo sarà sicuramente bello. Cammineremo lungo ambienti con scorci tra i più fotografati in Italia: siamo infatti nella zona delle terre senesi e all'inizio della val d'Orcia.
Totale : 20,6 km
Dislivello + 300 mt - 250 mt
Pernottamento : Ostello Santa Luisa
Tappa 3 (Siena - Ponte d'Arbia)
Anche oggi ci alziamo molto presto. Ci aspetta una giornata con circa 25/26 km ma senza particolari dislivelli. Dopo colazione iniziamo il cammino percorrendo ancora un tratto all'interno del centro di Siena per raggiungere porta Romana e da qui cominciamo ad uscire dalla città per dirigerci verso la campagna. Questo primo tratto ci dà una possibilità di gustare il centro storico di Siena in un momento di assenza di turisti e quindi nella tranquillità del mattino.
Appena usciti dalla porta Romana ci inoltriamo su una strada asfaltata ma poco trafficata incontrando molte ville storiche senesi, tra le quali il complesso della Certosa, ora hotel di lusso. Ci dirigiamo sempre di più verso la zona collinare delle Crete Senesi che raggiungiamo dopo aver attraversato la zona industriale di Isola d'Arbia.
Al momento non vediamo nessuno del gruppo dei nostri compagni di cammino, forse partiti prima o dopo considerando che non hanno dormito nella nostra stessa struttura. Dopo Isola d'Arbia il paesaggio si apre su un'infinita serie di dolci colline che nelle varie stagioni assumono i diversi colori ossia verdi in primavera (grano in crescita), color bruno d'estate (grano maturo) e con tutte le sfumature del grigio in autunno dopo l'aratura (ed è questo il periodo osservato durante il nostro passaggio): sono appunto le Crete Senesi. Il fondo non è più asfaltato ma sterrato e il percorso è un continuo dolce saliscendi. Ogni tanto solo qualche albero isolato in mezzo ai campi o qualche fila di cipressi. Che dire il tipico paesaggio toscano.
A Grancia di Cuna troviamo un antico insediamento medioevale e la sua struttura costituiva una fattoria fortificata.
Proseguendo, dopo Quinciano, ci dirigiamo ancora su strade sterrate immersi nei campi in direzione di Ponte d'Arbia, conclusione della nostra tappa odierna. A circa 4 km dall'arrivo visto l'orario ci fermiamo per mangiare qualcosa. In questo momento ci raggiungono i primi compagni di cammino ossia la copia Elisabetta ed Elisa che decidono di fermarsi per mangiare qualcosa.
Riprendiamo il cammino e, arrivati a Ponte d'Arbia, decidiamo di fermarci a bere qualcosa presso un bar con una bella terrazza. Rimaniamo in attesa degli altri pellegrini che, in effetti, dopo qualche minuto cominciano ad arrivare a gruppetti misti. Alla fine il gruppo si riunisce per una sosta condivisa. Dopo circa un'ora decidiamo di raggiungere l'ostello dove dormiremo tutti insieme.
La struttura è formata da 4 camera con diverse possibilità di spazi e numero di letti. A noi (unica coppia presente) ci viene offerta la camera più piccola mentre gli altri si suddividono in base alla nazionalità...
Dopo la sistemazione proponiamo di cenare insieme presso la trattoria convenzionata con l'ostello. Nella nostra passeggiata preserale, per vedere com'è il piccolo centro abitativo, e dopo un antipasto presso un altro piccolo bar, decidiamo di informarci alla trattoria per avere indicazioni del menù proposto per la sera. Ci accordiamo quindi sul numero di partecipanti e sull'orario della cena.
Verso le 19.30 ci rechiamo in gruppo e prendiamo posto nella trattoria. Con sorpresa insieme a noi c'è anche un gruppo di italiani residenti in america e che una volta all'anno rientrano in italia per ricordare le proprie origini. La serata si svolge in un bel clima con un menù molto apprezzato soprattutto da chi viene da fuori italia e naturalmente buon vino. Verso fine serata un rappresentante del gruppo di americani inizia a cantare una canzone italiana (se ben ricordo ? 'o sole mio') e anche il nostro gruppo risponde con allegria. Verso le 22 decidiamo che è ora di ritirarci per il riposo notturno, anche se vorremo rimanere ancora un po' in compagnia.
Totale : 25,7 km
Dislivello + 130 mt - 300 mt
Pernottamento : Ostello Centro Cresti
Tappa 4 (Ponte d'Arbia - San Quirico d'Orcia)
Al mattino ci svegliamo molto presto in quanto nella struttura non c'è la possibilità di preparare la colazione. Durante la sera precedente, nella rilettura del percorso, ci eravamo posti l'obbiettivo di raggiungere il paese di Buonconvento a circa 5 km dove potevamo trovare un bar per fare colazione.
Il percorso inizia con una salita che ci riporta ad una altitudine collinare rispetto al fondovalle. L'ambiente che incontriamo è decisamente quello classico toscano con belle stradine sterrate con lunghe fila di cipressi che delimitano i campi coltivati a vigneto e olivo. Essendo molto presto (circa le 6) incontriamo anche un po' di nebbiolina che nasconde all'orizzonte il resto del paesaggio. Solo in alto notiamo una mongolfiera che sorvola quello che è l'inizio di una delle valli più conosciute e rinomate della toscana : la val D'orcia.
Passiamo accanto a corti con case coloniali e a campi appena arati in attesa, probabilmente, della semina. Arriviamo in circa un'ora a Buonconvento. Durante il tragitto abbiamo raggiunto anche la coppia Eli ed Isa (Elisabetta ed Elisa) che erano partite prima di noi ed insieme decidiamo, trovato un bar, di fare colazione. Poi riprendiamo il nostro cammino e durante il percorso riusciamo a ritrovare tutti gli altri compagni.
Siamo molto vicini alla zona vinicola di Montalcino e le colline che attraversiamo sono ben coltivate a vigneto. Troviamo parecchie cantine ben strutturate con possibilità di degustazione ed acquisto dei vini pregiati. Non si contano i lunghi viali con i filari di cipressi. Il paesaggio è stupendamente bello ed in lontananza non perdiamo mai di vista il monte Amiata ed, in fondo alla Val d'Orcia, l'alto colle dove è situato il paese di Radicofani (meta della tappa di domani). Radicofani sembra lontanissimo ed irraggiungibile e fin dall'inizio sapevamo che la tappa che seguirà sarà veramente lunga e molto ripida nell'ultimo tratto.
Immersi in questi pensieri ci accorgiamo che stiamo raggiungendo San Quirico d'Orcia. Siamo in compagnia di Elisa e Silvia. Appena entrati in via Dante Alighieri ci troviamo di fronte la bellissima Collegiata di San Quirico e appena dopo, ottenendo indicazioni dai residenti, ci troviamo nei pressi dell'ostello.
Ci accoglie un signore che ci dà indicazioni precise sull'utilizzo della struttura e ci mostra la nostra camerata che condividiamo con le altre compagne di cammino. Vista la maggioranza di ospiti femminili e, per fornire adeguata privacy, decido di dormire appartato in una sorta di "ripostiglio" da solo.
Completate le consuete attività di sistemazione e doccia, decidiamo in gruppo di uscire per una visita del centro storico cercando anche un posto per la cena.
Alle 19 circa, riusciamo a trovar posto in una trattoria ritrovandoci ancora una volta in buona compagnia con gli altri pellegrini. Per noi domani sarà l'ultima tappa di questa sezione, altri come Elisa e Joe perseguiranno per raggiungere Roma. Ma non è ancora il momento delle nostalgie....e ci gustiamo anche questa bella serata sapendo che non sarà l'ultima visto che dormiremo anche a Radicofani e ceneremo ancora tutti insieme. Dopo cena facciamo altri 4 passi e questo ci aiuta a digerire la buona cena. Poi tutti a nanna in vista del tappone di domani che sarà considerato, almeno da noi, la cima Coppi di questo cammino.
Totale : 26,2 km
Dislivello + 560 mt - 300 mt
Pernottamento : Parrocchia Collegiata di San Quirico
Tappa 5 (San Quirico d'Orcia - Radicofani)
Anche questa mattina la sveglia è stata anticipata in vista del lungo percorso di circa 32 km.
Completato la fase di sistemazione degli zaini usciamo per recarci a far colazione. Ci ritroviamo in una pasticceria dove la nostra compagnia Silvia è tranquillamente seduta in una mezza 500 fiat tagliata per ottenere la sola parte posteriore. Ci sediamo insieme e consumiamo una buonissima pasta alla crema ed un cappuccio.
Nel frattempo il gruppo si è riunito e, conclusa la colazione, in accordo partiamo tutti insieme. Usciamo dal centro di San Quirico e ci dirigiamo verso le colline in direzione sud. Ricordando la lunghezza del percorso di oggi anticipo eventuali problemi al ginocchio, pertanto durante una breve pausa decido di indossare la ginocchiera.
Nei primi km il gruppo comincia a frazionarsi e in breve io e Antonella ci troviamo soli lungo il percorso su strada sterrata a mezza collina. In fondo all'orizzonte si intravede Radicofani e questa vista sarà costante lungo tutta questa giornata, ricordandoci quanto impegnativa sarà la salita al paese.
A Vignone alta raggiungiamo alcuni pellegrini del nostro gruppo. Il borgo antico è molto bello e la chiesetta di San Biagio merita veramente una piccola sosta. Il borgo si trova su un'altura che domina tutta la val D'Orcia e a poco distante dalla località più conosciuta che è Bagno Vignoni, antiche terme risalenti al XI secolo. La raggiungiamo in breve con una bella discesa su stradina sterrata incontrando alcuni agriturismi di lusso inseriti in grandi parchi.
Arrivati al piccolo borgo di Bagno Vignone ci addentriamo in un vicoletto e alla sua conclusione arriviamo alla piazza principale formata da una grande piscina con acqua termale calda a circa 49 °C. Ci fermiamo per una sosta per qualche foto ed un caffè al piccolo bar. Ci sediamo poi sotto un porticato che circonda la piscina e ci gustiamo il tepore dei vapori. Su lato a fianco un gruppo di turisti stanno eseguendo una pratica yoga in un bellissimo clima di pace e serenità.
Ci raggiungono anche tutti gli altri del gruppo. Dopo circa un'oretta riprendiamo il cammino facendo una promessa di un futuro ritorno in questo luogo incantevole. Da ricordare che tutta la zona in cui siamo, ai piedi del Monte Amiata, è una terra ricca di antiche terme : le più conosciute appunto Bagni di Vignone, Bagni di San Filippo, poco distanti, e le più note terme di Saturnia che si trovano sul lato opposto alla val d'Orcia lungo il versante che dà verso il Tirreno.
Risaliamo da Bagni di Vignone verso le colline incontrando alcuni grandi poderi costruiti su alture che dominano le colline lavorate a grano. Nei pressi del podere dell'Acquasalsa, in vista di un rubinetto d'acqua e di una bella aerea per la sosta, cogliamo l'occasione per fare una pausa. Ci raggiungono anche tutti gli altri pellegrini che si sono fermati lungo il percorso o che avevano un passo diverso dal nostro. Mangiato qualcosa e riempite le nostre borracce riprendiamo il cammino lungo una bellissima dorsale che ci da modo di osservare il paesaggio a 360 °, tra campi arati e l'estensione di tutta la Val d'Orcia da San Quirico fino al confine tra toscana e Lazio in prossimità di Radicofani che rimane il punto di riferimento.
Ridiscendiamo ora dal crinale verso il fondo della vallata fino a raggiungere San Pellegrino alle Briccole. Il luogo è molto antico e risale all'epoca di Sigerico e il luogo era la sede di un OSPITALE per pellegrini. Purtroppo il luogo è lasciato molto in disordine e la chiesetta appare in uno stato di degrado assoluto. Proseguendo raggiungiamo una piccola casa con cortile dove troviamo un cartello con l'indicazione di "Sosta per Pellegrini". C'è un tavolo con alcune sedie e qualche merenda. La cosa ci sembra molto bella e ci gustiamo la dolce pausa. Anche in questo momento ci raggiungono gli altri e il clima si fà subito festoso. Contraccambiamo lasciando una piccola offerta, soprattutto per chì passerà in futuro. Riprendiamo il cammino in fretta in quanto in breve dovremmo risalire la vallata verso Radicofani e la cosa ci mette un pò in ansia perché è il tratto più impegnativo di questa giornata ma anche di questo tratto della Francigena. Continuiamo il percorso sulla vecchia via Cassia fino a raggiungere il punto nel quale è previsto l'attraversamento sulla nuova Cassia per poter passare sull'altro lato.
Ora ci ritroviamo su un percorso sterrato che affianca il torrente Formone. Raggiungiamo l'agriturismo Podere San Giorgio ed iniziamo la lunga salita verso la meta. La salita si fà impegnativa soprattutto per i chilometri fin quì percorsi ma in breve risaliamo la vallata e raggiungiamo la strada asfaltata che collega Radicofani a Contignano.
Proseguiamo in direzione di Radicofani ma strada facendo davanti ad un cancello aperto escono 4/5 cani che ci vengono incontro abbaiando. In questo momento siamo noi due con Silvia. Ci coglie un'attimo di paura in quanto non sappiamo come comportarci e, soprattutto, non conosciamo i cani. Proviamo la strategia, già collaudata per altre esperienze, nel continuare il cammino senza dar segnali di paura e...… anche questa volta riusciamo a scamparla. Raggiungiamo una bella dorsale con una vista magnifica sulle dolci colline e qualche cavallo libero al pascolo. Poco avanti lasciamo la strada asfaltata e percorriamo una bella sterrata fino a raggiungere le prime case di Radicofani, finalmente raggiunta.
Non ci resta altro che proseguire per il centro fino ad arrivare alla nostra destinazione.
Arrivati all'ostello ci accorgiamo che non è ancora aperto e decidiamo di fare uno spuntino al bar che si trova proprio nella piazzetta di fronte alla bella pieve romanica di San Pietro. Ci preparano delle buonissime bruschette al pomodoro che degustiamo in allegra compagnia con i nostri compagni.
Verso le 18 ci presentiamo all'accoglienza dell'ostello e dopo aver sbrigato le procedure di registrazione ci viene consegnata la camera. E' una bella struttura con un bel salone e camere da 2, 4 o più letti. Con i nostri compagni ci diamo appuntamento verso le 19.30 circa per recarci al ristorante "La Grotta" convenzionata con l'ostello. Alla cena ci ritroviamo tutti insieme e dal menù capiamo subito che i piatti saranno gustosi secondo la tipica cucina toscana. Scopriamo poi che i piatti sono veramente abbondanti e molto buoni e tutto questo alla irrisoria spesa di 15 euro. Serata magnifica sia per la cucina che per il menù. A conclusione della serata rientriamo nelle nostre camere ricordando insieme i giorni passati. Per alcuni di noi a questi ricordi si aggiunge una dose di nostalgia dovuta alla conclusione del cammino e al rientro a casa l'indomani. Altri proseguiranno fino a Roma e non nascondiamo una certa invidia per la loro continuazione di cammino.
Totale : 32,6 km
Dislivello + 950 mt - 550 mt
Pernottamento : Ospitale dei Santi Pietro e Paolo
Al mattino dopo aver sistemato gli zaini e la camera ci rechiamo a fare colazione. Poi ci dirigiamo verso la fermata dell'autobus insieme alle due amiche di Trieste e a Silvia. Abbiamo il tempo di accompagnare anche gli altri che proseguiranno in quanto il percorso passa vicino alla fermata del bus. Ancora un abbraccio e poi il nostro sguardo si allunga sui compagni che si allontanano in direzione di Roma. Non abbiamo più il tempo di seguirli visivamente in quanto è arrivato l'autobus che ci accompagnerà a Chiusi dove prenderemo il treno.
In poco più di mezz'ora arriviamo a Chiusi e, visto il tempo che ci rimane da attendere l'arrivo del treno, ci dirigiamo a bere qualcosa prolungando così il nostro stare insieme.
Verso le tarda mattinata ci rechiamo alla stazione per prendere il treno che ci condurrà a Verona facendo scalo a Firenze e Bologna. Alle varie fermate il gruppo perde man mano i compagni fino a trovarci io e Antonella da soli con i pensieri e i ricordi per quanto vissuto nei giorni trascorsi. Esperienze di condivisione in ambienti ricchi di storia, natura. Bellissimi incontri con tante persone, ciascuna con il proprio bagaglio ricco di vita ed esperienze. Anche questa è stata una bella esperienza.
Ora rientriamo nelle nostre case per riprendere la nostra vita con i nostri familiari. Con loro avremmo il tempo e la voglia di condividere tutto questo.
Ma il pensiero, come sempre a conclusione di queste esperienze, viaggia sempre più veloce delle nostre gambe…. e la domanda nasce spontanea: ma quando sarà il momento per ripartire e riprendere il cammino?