PROLOGO
E' passato un anno dalla prima esperienza di cammino. Nel frattempo anche il cammino di san Francesco che abbiamo percorso lo scorso settembre ci ha aiutato a far esperienza e a saper scegliere attrezzatura e abbigliamento. In effetti siamo riusciti a capire che riducendo la capacità di volume degli zaini possiamo ridurre drasticamente il peso trasportabile. Quindi, dopo varie riflessioni, siamo giunti alla scelta dell'acquisto di nuovi zaini (circa di 45 lt). Vorremo riprendere il cammino della Francigena interrotta ad Aulla per avvicinarci, così, sempre più all'obiettivo di raggiungere ROMA fra un paio di anni. Riprendiamo la nostra guida cartacea e analizziamo tempi e tappe. Decidiamo anche per questo nuovo periodo un percorso di 4 tappe che ci porteranno da Aulla a Lucca.
Arriviamo al momento della partenza decidendo anche un'avvicinamento in auto fino ad Aulla per poi iniziare il cammino proprio dove l'avevamo interrotta e cioè alla stazione ferroviaria. Questa scelta ci darà l'opportunità, una volta concluso il cammino a Lucca, di prendere il treno che ci riporterà al punto di partenza recuperando la nostra auto.
Arrivati alla stazione ci prepariamo, indossiamo gli zaini e partiamo.......
Dalla stazione di Aulla ci muoviamo verso il centro dove incontriamo il mercato rionale. Non ci resta che approfittarne per l'acquisto di cibo per la giornata. Acquistiamo un po' di frutta e, vista l'ora, camminando ci mangiamo subito una banana che ci darà sicuramente un po' di energia nelle prime ore.
In uscita dal paese visitiamo l'abbazia di San Caprasio con annesso l'ostello dei pellegrini.
Dopo la visita e dopo aver passato il ponte sul fiume Aulella risaliamo in breve le colline sopra Aulla in direzione di Bibola. Il sentiero nel bosco è molto ripido e in mezz'ora raggiungiamo il borgo con le case arroccate su una collina. Passiamo quindi dal centro di Vecchietto, subito dopo, e ci dirigiamo verso Ponzano.
A questo punto abbandoniamo il sentiero per percorrere una bellissima strada sterrata nel bosco. Ci ricordiamo che da casa abbiamo portato delle uova sode e ne mangiamo un paio.
Dopo circa 7 km dalla partenza di Aulla la salita è terminata e cominciamo la lunga discesa che ci porterà ad Avenza, secondo i nostri iniziali piani. In realtà strada facendo ci accorgiamo che da dietro si stanno formando nuvole molto minacciose e in breve sentiamo anche il sopraggiungere dei tuoni, per fortuna ancora abbastanza lontani. Arriviamo a Ponzano bellissimo borghetto addossato sulle colline della Lunigiana e in vista del mare. Visitiamo il centro con la Pieve di San Michele Arcangelo. Il temporale si sta avvicinando, quindi, in fretta riprendiamo il nostro cammino. Facciamo due calcoli per vedere quanto manca ad Avenza: ancora 23 km e fino adesso ne abbiamo fatti "solo" 16 !! Considerando il tempo siamo quasi certi che non riusciremo ad arrivare e quindi prendiamo in seria considerazione di optare per il piano B (già preso in considerazione durante la pianificazione a casa in quanto la tappa Aulla - Avenza di 32 km ci sembrava alquanto impegnativa). Ma attendiamo ancora per capire il tempo come evolverà. Raggiungiamo il castello della Brina (antichissimo insediamento voluto dai vescovi di Luni XI secolo), sito archeologico e ci dirigiamo verso Sarzana....ma a pochi km dal centro veniamo sorpresi da un nubifragio. Riusciamo velocemente a coprire gli zaini e a indossare lo "spolverino" ma la pioggia è talmente forte che ci obbliga ad una fermata di emergenza in un centro commerciale. Questa sosta ci da modo di comprendere che la tappa di oggi si concluderà a Sarzana confermando il piano B. Avvertiamo il parroco don Marino di Avenza che non riusciremo ad arrivare, causa il temporale ma che passeremo il giorno dopo per un saluto e per partecipare alla messa. Di conseguenza confermiamo la camera al B&B Ianna a Sarzana. Nel frattempo il temporale si è ridotto e decidiamo di ripartire per non raffreddarci troppo.
Raggiungiamo il B&B che si trova appena fuori il centro di Sarzana. L'appartamento è molto grande ma ci siamo solo noi. Ci sistemiamo in camera, un bel bagno caldo ed un breve riposo. Poi vista l'ora (circa le 17.00) ci rechiamo a far una visita di Sarzana. Il paese si sviluppa lungo una via principale inserita tra due porte, Nord Ovest Porta Parma e Sud est Porta Romana. Il centro è ricco di chiese e negozi di ogni genere. Ci gustiamo qualche pezzo di focaccia e delle patatine fritte nei pressi della fortezza di Sarzana e acquistiamo qualcosa per la cena della sera, da preparare al B&B. Verso sera ci ritiriamo, quindi prepariamo la cena e poi stanchi ci mettiamo a letto.
Totale : 17,4 km
Dislivello + 608 mt - 646 mt
Pernottamento : B&B Ianna
Sveglia di buon mattino, ci prepariamo gli zaini e la colazione, utilizzando alcune cose a disposizione nella cucina. Riprendiamo il cammino, rifacendo il percorso della sera prima, compreso l'attraversamento di Sarzana tra le due porte. Usciamo dal centro passando dall'antica fortezza di Sarzanello in direzione di Caniparola. La tappa di oggi è abbastanza lunga su fondo quasi totalmente di asfalto. Dopo aver percorso qualche km in regione della Liguria (Sarzana) rientriamo in Toscana.
Attraverso stradine di campagna raggiungiamo il sito archeologico di LUNI (antico porto romano) e poi Avenza. Raggiungiamo la parrocchia dì San Pietro dove ci incontriamo con don Marino. L'accoglienza è molto calorosa; ci indica una stanzetta dove riusciamo a rinfrescarci e prepararci alla santa messa delle 11.
Conclusa la messa ci prepariamo a ripartire non prima di salutare e ringraziare dell'accoglienza ricevuta. Al saluto ci regalano delle fave crude da mangiare lungo il percorso. Rimaniamo un po' stupiti in quanto non avevamo mai mangiato delle fave, soprattutto crude.
Dopo un primo assaggio ci siamo accorti che probabilmente non era di certo il modo migliore per degustarle, almeno per noi!!.
Usciamo da Avenza e percorriamo un lunghissimo tratto in zona industriale pieno di aziende e segherie di marmo. Siamo giunti in vista di Carrara famosa per il suo marmo bianchissimo e pregiato. Marmo utilizzato da Michelangelo Buonarroti per scolpire alcune delle sue statue più famose (David e la Pietà).
Lasciamo la zona industriale verso Carrara e in prossimità di Nazzano lasciamo la strada principale per risalire sulle colline tra Carrara e Massa. Si tratta di colline famose per la coltivazione dell'uva e tale zona è chiamata CANDIA, da qui il nome del buon vino bianco frizzante. Durante la salita ci accorgiamo che davanti a noi c'è un'altra pellegrina. Avremo la possibilità nei prossimi giorni di condividere qualche momento insieme. Non ricordiamo bene (visto il tempo passato) il suo vero nome, ma per facilità vorremo ricordarla con il nome di "Maria".
La via che percorriamo dopo lo scollinamento si chiama via dell'uva. La stradina si sviluppa sulle colline con una innumerevole serie di curve. Il panorama si apre sulla città di Massa e sul mare. Passiamo tra vigneti coltivati su terrazzamenti (come quelli in Liguria) e su tratti di cespugli di ginestra in fioritura. Cogliamo l'occasione in vista di un rubinetto dell'acqua per infrescarci, bere e mangiare qualcosa.
Poi ripartiamo fino a scendere sul fondovalle ed entrare in periferia della città. Poi, attraversato il Frigido (torrente di massa), ci dirigiamo verso il centro alla ricerca dell'ostello. Siamo veramente stanchi e non vediamo l'ora di scaricare lo zaino e riposare. Dopo qualche esitazione e richiesta di indicazioni da parte di qualche residente, arriviamo in piazza Mercurio dove si trova l'ostello. Alla portineria forniamo i nostri dati e, alla richiesta della credenziale, comunichiamo che finora non siamo riusciti ad acquistarla ma forniamo un foglio dove abbiamo inserito le timbrature dei nostri precedenti passaggi. L'ostello è bellissimo, sicuramente il più bello tra tutti quelli incontrati nei nostri cammini. Si trova all'interno di un vecchio palazzo ristrutturato recentemente. Camere molto ampie e bagni molto belli. Ci sistemiamo, doccia e riposo per rilassare gambe e schiena.
Verso sera ci rechiamo alla fermata dei bus. Dopo aver camminato in collina in vista del mare, ci è venuta voglia di recarci sul litorale di marina di Massa. La possibilità di usufruire dei bus di collegamento ci dà l'opportunità di trascorrere il tardo pomeriggio al mare e di cenare con qualche piatto di pesce. La serata si svolge come dalle nostre aspettative. Arriviamo sul litorale in prossimità di piazza Kissingen con il bellissimo monumento in marmo "Le vele", qualche foto del tramonto dalla spiaggia e cena in una trattoria vicina. Rientriamo in prima serata a Massa con visita di Piazza Aranci in notturna. Poi ci ritiriamo nell'ostello per un meritato riposo notturno.
Totale : 28,6 km
Dislivello + 586 mt -544 mt
Pernottamento : Ostello Palazzo Nizza
Ed eccoci pronti per un'altra giornata di cammino, ben riposati e carichi di aspettative. Dopo le consuete attività di preparazione degli zaini, ci rechiamo al piano superiore dell'ostello per fare un po' di colazione. La presenza di un distributore di bevande calde soddisfa, in parte, le nostre esigenze energetiche pre-partenza. Vabbè, ci rifaremo strada facendo.
In breve usciamo dall'ostello e decidiamo di seguire le indicazioni fornite dalla segnaletica della Francigena. Purtroppo queste indicazioni ci fanno fare un po' di salita per arrivare alla sommità del castello di Malaspina che ci offre la vista su Massa e sul litorale ma ci fa perdere un po' di tempo. Niente paura, riprendiamo la discesa per il centro di Massa e, dopo circa un'oretta lungo un percorso non proprio felice (percorrendo la via AURELIA) ci troviamo in periferia verso Montignoso (scopriremo in futuro che a questi luoghi saremo legati da belle vicende familiari…). Arrivati in prossimità di Montignoso ci fermiamo a un negozio di frutta-verdura per l'acquisto di qualche mela e albicocche che mangeremo strada facendo. Risaliamo velocemente le colline raggirando la Fortezza di Aghinolfi. Anche qui la vista si apre sul litorale di Massa e sulla Liguria dove sono ben visibili Porto Venere e le isole della Palmaria e del Tino. Valichiamo le colline scendendo verso Ripa e dopo qualche km raggiungiamo Pietrasanta. Ci fermiamo per una visita e per mangiare qualcosa considerando l'ora vicina a mezzogiorno. Ci accorgiamo che è arrivata anche "Maria".
La cittadina è piccola, ma molto ricca di monumenti storici. Il centro è ricordato anche per molti artisti, pittori e scultori, che risiedono qui, arricchendo la città di molti negozi dove sono esposte le loro opere. Anche nelle vie e nelle piazze sono ben visibili opere di scultura.
Riprendiamo il cammino lungo la via AURELIA per un paio di km poi le indicazioni ci portano a deviare a sinistra lasciando questa via molto trafficata. Risaliamo ancora una volta le colline tra Pietrasanta e Camaiore, percorrendo stradine e sentieri dove il traffico è pressoché assente. Ora siamo in compagnia di "Maria" con la quale condividiamo le esperienze del cammino e non solo. Attraversiamo qualche agglomerato di piccole case di campagna nei pressi di Santa Lucia. da qui la strada inizia a scendere fino ad incrociare nuovamente la strada provinciale che collega Camaiore al litorale. Attraversata la strada, riprendiamo l'ultimo tratto di cammino su una ciclo-pedonale fino a raggiungere il centro di Camaiore. Superato il centro storico, ci dirigiamo verso la conclusione della tappa ossia l'Ostello del pellegrino annesso alla bellissima Badia di San Pietro. Prima di entrare all'ostello ci accorgiamo che la chiesa è aperta e cogliamo l'occasione per una visita.
La struttura del VIII secolo è di origine longobarda ed era un'importante sede monastica.
Dopo la visita ci rechiamo all'ostello, dove, dopo aver consegnato i nostri dati, ci ritiriamo nella nostra camera per la sistemazione e attività di "routine" di fine tappa. Poi chiediamo informazioni riguardo l'utilizzo della cucina ma ci viene spiegato che ci costerebbe meno (lavoro e spesa) recarci a una vicina trattoria per consumare una buona cena a prezzi molto generosi. E così sia....In effetti abbiamo mangiato bene (un buon piatto di pasta e una buona pizza) spendendo molto poco.
Ci ritiriamo poi in camera per il consueto riposo.
Totale : 25,9 km
Dislivello + 515 mt -550 mt
Pernottamento : Ostello del pellegrino di Camaiore
Tappa 4 (Camaiore - Lucca)
Al mattino ci alziamo con il pensiero che oggi potrebbe essere l'ultima tappa di questo cammino. Già da casa avevamo, comunque, pianificato di non rientrare in serata a Verona ma rimanere a Lucca per la notte, valutando la possibilità di un proseguimento con un'ulteriore tappa verso Altopascio. Preparazione degli zaini e colazione ed eccoci in cammino.
Usciamo da Pietrasanta e percorriamo la strada in uscita dalla porta che delimita il centro storico e, dopo circa 1 km, attraversiamo la provinciale SP 1 per inoltrarci in percorsi secondari tra campagna e piccoli boschi.
Dopo circa un'ora di cammino raggiungiamo l'abitato di Montemagno con vista panoramica sulla vallata di Camaiore e le pendici sud delle Apuane. Montemagno rappresenta lo sparti-acque tra Camaiore e la Valfreddana. E' questa una zona molto umida, ricca di acqua e boschi.
Il percorso si alterna tra la provinciale SP 1 e strade sterrate in continuo saliscendi fino a raggiungere la località di Piazzano. Raggiunta la frazione di San Maccario ci troviamo ormai in pianura e, dopo un percorso su terrapieno, raggiungiamo Ponte San Pietro con il quale attraversiamo il fiume Serchio. Siamo ora su un bel tracciato ciclo-pedonale che affianca il fiume, percorso molto bello con molti pioppi, che garantiscono frescura e ombra, e qualche panchina dove potersi riposare. Arriviamo in breve alla periferia di Lucca (quartiere Sant' Anna) e dopo aver percorso qualche via trafficata giungiamo alle porte della città murata. Entriamo chiedendo informazioni all'ufficio turistico inerenti all'ostello. Attraversiamo il centro fino a raggiungere la bellissima piazza della chiesa di San Michele in Foro. Non lontano dalla piazza troviamo l'ostello della Misericordia (associazione di volontari che svolgono attività di soccorso e gestiscono anche l'ostello). Sbrigate le procedure di registrazione ci viene consegnata la camera che si trova all'ultimo piano di un palazzo storico. La struttura comprende diverse camere (ci sono altri ospiti) che utilizzano lo stesso bagno/doccia. Come sempre, dopo esserci sistemati con doccia e breve riposo, scendiamo per visitare la città. Non è la prima volta che ci rechiamo a Lucca ma è sempre una bella città e ogni volta cerchiamo angoli mai visti compreso il giro sulle mura storiche, che circondano e "difendono" la città. Su consiglio della volontaria dell'ostello cerchiamo poi la trattoria convenzionata, ma purtroppo è giorno di chiusura. Cercando qualche altro ambiente, magari non troppo caro, ci troviamo di fronte all'Antica Trattoria Buralli. I prezzi non ci sembrano troppo cari ed entriamo. Siamo accolti dal gestore del locale, un personaggio cordiale con un accento tipicamente toscano. Alla presentazione del menù ordiniamo piatti tipici quali pappardelle funghi e cinghiale, cotolette con contorni e, su esplicito consiglio del gestore un buon bicchiere di rosso. Alla fine non riusciamo nemmeno a dir di no al dolce dopo l'affermazione "non si esce senza gustare il buon dolce della casa". Che dire: gran cena che non ricordavamo da tempo e ora, dopo aver pagato il conto, usciamo con l'idea di passeggiare un po' allo scopo di facilitare la buona digestione.
Possiamo dire che abbiamo concluso in bellezza anche questo cammino, considerando che l'indomani potremmo prendercela con calma, senza il pensiero di doverci svegliare di buon ora. Durante l'arrivo di oggi avevamo, in effetti, deciso di non proseguire per Altopascio, ma di concludere a Lucca. Domani sarà un giorno di tranquillità e il nostro pensiero sarà rivolto a rientrare a Verona. Verso le 22.00, rientriamo in camera per concludere con un buon riposo.
Totale : 26,1 km
Dislivello + 412 mt - 432 mt
Pernottamento : Ostello della Misericordia
Il mattino seguente ci alziamo con più tranquillità e, dopo aver preparato gli zaini, usciamo dall'ostello per andare a fare colazione. La nostra giornata a Lucca si conclude in mattinata con il solo obiettivo di raggiungere la stazione dei treni in vista del viaggio per Verona. Ci organizziamo, pertanto, a ripercorrere le vie del centro storico per visitare qualcos'altro che non abbiamo finora visto. Poi una volta arrivati alla stazione un ultimo saluto a Lucca, ricordandoci che proprio da qui riprenderemo il nostro cammino per avvicinarci a Roma.