Fine anno 2015 avendo a disposizione il camper, decidiamo di utilizzare le vacanze di inizio anno per un piccolo viaggio nel centro Italia. Nessun programma definito ma vedremmo strada facendo.
Tappe:
Castiglione del Lago (lago Transimeno - Umbria): prima tappa dopo la nostra partenza. Arriviamo la sera del 31 dicembre e facciamo un breve giro nel piccolo e incantevole centro storico.
Castiglione ha un'origine lontana nei tempi, inizialmente di epoca etrusca, fu ampliato dai romani e nuovamente nel XIII secolo dagli aretini con la realizzazione della rocca del Leone, dalla quale prende il nome. Dalla rocca un bellissimo panorama sul Lago Transimeno. Il centro storico è sviluppato interamente lungo la via principale. La Porta Senese ( ad Ovest)rappresenta l'accesso principale al centro storico ma è possibile accedere anche da Porta Perugina (ad Est) o da Porta Fiorentina (a Nord).
Cerchiamo una possibile trattoria/pizzeria per mangiare qualcosa ma troviamo tutto occupato. Rientriamo in camper per la cena ma poi risaliamo per partecipare ad uno spettacolo di musica e luci per salutare il nuovo anno. Lo spettacolo è molto particolare in quanto attraverso l'uso di una tastiera musicale l'esecutore esercita anche un controllo a tempo di luci e fiamme.
Città della Pieve : il mattino seguente facciamo un ulteriore giro del centro storico e poi una passeggiata sul lungo lago. Verso tarda mattina lasciamo Castiglione e percorrendo una strada secondaria sulle colline raggiungiamo Città della Pieve.
La citta è stata costruita su un colle, intorno ai 500 m s.l.m. Si trova ai confini della Val di Chiana, sul confine tra Umbria e Toscana. E' una città medievale, ed è stata costruita per un buon 70% in mattoni a vista.
Visitiamo il centro storico e, oltre ai vari edifici e chiese, siamo colpiti dalla presenza di molti presepi. Uno in particolare è allestito all'interno della chiesa e tra le statuine anche degli uomini incappucciati. Chissà forse nella cittadina c'è una presenza di qualche associazione di forti tradizioni storiche. Il centro è molto grande con larghe piazze.
E' presente anche un presepio monumentale che visitiamo. Si tratta di allestimento composto da più scene inserite nei suggestivi corridoi e sale delle vecchie cantine del palazzo della Corgna. Le varie scene suddivise nelle 8 stanze creano un ambiente molto particolare e offrono al visitatore un percorso di riflessione con grande impatto emotivo.
Orvieto : lasciamo anche Città della Pieve e, percorrendo una lunga strada panoramica sulle colline ci avviciniamo a Orvieto- Le colline sono tutte coltivate a olivo e incontriamo qualche piccolo borgo arroccato sui pendii. Scendendo verso la Val Teverina vediamo Orvieto in alto davanti a noi. La città è stata costruita su una rocca di tuffo ed è stata storicamente una città etrusca e poi si è sviluppata completamente nel periodo romano prima e poi nel medioevo.
Per la notte parcheggiamo nella grande area sosta posizionata sotto la città tra la linea storica della ferrovia e l'Alta Velocità. E' molto comoda per le visite del centro storico in quanto è presente una funicolare che permette di salire sulla rocca.
E' il 1° di gennaio e il centro è pieno di turisti che passeggiano tra le bellissime vie medioevali. Molti i negozi e trattorie tipiche. Ma quello che sorprende maggiormente è sicuramente la grande piazza con il maestoso Duomo. All'interno un concerto di capodanno che non riusciamo a partecipare dall'inizio ma siamo presenti solo alla parte conclusiva. L'interno del Duomo e molto bello ma ci riserviamo una visita per il giorno dopo. Ora cerchiamo una trattoria dove poter mangiare qualcosa, anche perché ieri sera non siamo riusciti a cenare fuori.
Al mattino dopo risaliamo nel centro di Orvieto per fare un paio di visite: Duomo e il Pozzo di San Patrizio. Che dire.... spettacolari.
Incredibili gli affreschi e l'architettura del Duomo. Ci soffermiamo a lungo all'interno della Cappella di San Brizio per la presenza degli affreschi del Signorelli raffiguranti il ciclo del Giudizio Universale.
Il pozzo di San Patrizio è particolare per la sua costruzione. profondo 54 m e un diametro di 13 m è composto da due rampe elicoidale a senso unico e serviti da due accessi diversi. Era possibile scendere con gli asini per prelevare l'acqua in fondo al pozzo e risalire sull'altra rampa senza essere di intralcio agli altri. Costruito tra il 1527 e il 1537 doveva assicurare l'approvvigionamento dell'acqua in caso di assedio ed impossibilità ad uscire dalla città.
Una bella sosta ad una grande cittadina molto ricca di storia e bellezza.
Civita di Bagnoreggio (Lazio) : dopo la visita di Orvieto ci spostiamo verso Bolsena. Strada facendo facciamo una deviazione a Bagnoreggio per visitare la piccola cittadina di Civita. Parcheggiamo il camper nel centro di Bagnoreggio e ci avviamo a piedi. La giornata no è bella e si sono delle nebbie. Civita, chiamata anche la "città che muore" è stata costruita anch'essa su un colle di tufo. Il nomignolo è dovuto al fatto che la sua posizione si trova all'interno di una zona morfologicamente di erosione e, pertanto, gli edifici si trovano in una reale situazione di possibili crolli lungo il perimetro del colle. La cittadina è abitata da poche persone ma è aperta per le visite. L'accesso al piccolo centro storico si effettua solo a piedi percorrendo un lungo ponte. Nel momento in cui siamo arrivati, una fitta nebbia nascondeva la cittadina ed era solo visibile il ponte di collegamento. Ci è sembrata una visione molto particolare....una sorta di percorso che portava nel mistero. La cittadina è molto carina (è stata utilizzata anche come ambiente per una famosa marca di confetture) e nel centro è stato anche ambientato un presepe con qualche animale. Un paio di bar e trattorie danno un servizio a chi viene in visita.
Bolsena : proseguiamo verso Bolsena che raggiungiamo verso sera. Ricordiamo che durante il viaggio ci siamo fermati per il transito di un gregge di pecore. Arrivati a Bolsena è già sera inoltrata e rimaniamo nel camper dedicando per la giornata seguente la visita alla cittadina. Bolsena si trova sul lago omonimo (antico lago vulcanico) e ha una storia millenaria: prima città etrusca e poi città romana. Visse molti secoli in prosperità per la sua collocazione sulla via Cassia.
Tra le strutture che possiamo ricordare c'è sicuramente la Rocca Monaldeschi (prime notizie risalenti al 1156) e la Basilica di Santa Cristina conosciuta per il miracolo di "Bolsena"; tale miracolo si riferisce a quanto accaduto nel 1263-1264 in cui durante la consacrazione dall'Ostia usciì una grande quantità di sangue. Sottoposto l'accaduto al papa Urbano IV a Orvieto, il miracolo fu riconosciuto e dall'anno dopo fu istituita la festa del Corpus Domini. Santa Cristina visse trail III e il IV secolo e fu martirizzata durante la persecuzione dei cristiani. A Bolsena passa inoltre uno dei più famosi cammini europei di pellegrinaggio: la Via Francigena che da Canterbury scende a Roma. A conclusione della nostra visita anche una passeggiata lungo le rive del lago dove la sabbia delle spiagge è quella nera di origine vulcanica.
Montefiascone : proseguiamo il nostro viaggio e ci fermiamo a Montefiascone, cittadina arroccata su un alto colle con vista panoramica su tutto il lago di Bolsena. La città si trova a confine tra il lago di Bolsena e la grande pianura di Viterbese. Molte le chiese presenti nel centro storico che corrisponde anche ad una tappa sempre della Via Francigena. Ma la cosa più bella è sicuramente la terrazza panoramica sul lago. Al tramonto il lago si colora di un rosso spettacolare che regala suggestive immagini. La cittadina è ricordata anche per il vino bianco EST! EST!! EST!!!. Il vino, così chiamato, deriva dalla leggenda nel quale il re Enrico V, durante il suo passaggio in queste terre, mandò in avanscoperta il suo coppiere per verificare la presenza di vino buono. Nel caso lo avesse trovato doveva scrivere sulla porta dell'osteria la scritta EST ossia "c'è (vino) buon". Tutto intorno le colline sono coltivate ad olivo e in queste zone l'olio è veramente buono.
Ronciglione : nel proseguimento del nostro itinerario passiamo oltre Viterbo in quanto a quell'ora molto trafficata vista l'ora. Saliamo pertanto verso in Monti Cimini. Questa zona montagnosa è di origine vulcanica. Molto ricca di boschi e faggete è famosa anche per i marroni e per la presenza, sull'antico calderone, del lago di Vico. Attorno ai Monti Cimini molti paesi quali Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica e Vetralla. A Caprarola, prima località, ci fermiamo per la presenza di Villa Farnese. Fu costruita per la famiglia Farnese e costituisce uno dei migliori esempi di dimora dell'epoca. Ha una forma particolare a pianta pentagonale con il centro il cortile aperto. Il pavimento del cortile ha un'inclinazione verso il centro per defluire l'acqua piovana verso una grande vasca costruita sotto il cortile. Oltre alle varie stanze visitabili suddivise in zona estiva (zona in cui non batte il sole) e zona invernale (dove batte il sole) anche la bellissima grande scala elicoidale che collega i due piani. Fuori un grande giardino con una particolare costruzione ossia la Grotta dei Tartari. Si tratta di una caverna, con un laghetto, giochi d’acqua e sei Satiri. Costituiva lo sfondo per gli spettacoli che il cardinale Alessandro Farnese (1520-1589) organizzava per allietare i suoi ospiti. Siamo fortunati in quanto oggi è prevista la visita gratuita.
Ci fermiamo poi a Ronciglione, in quanto Federica vuole visitare il paese, luogo di nascita di un cantante famoso in questi anni.
Prima di arrivare a Sutri facciamo una breve visita al lago di Vico raggiungendo le nere spiagge sul litorale sud. Non ci sono persone in questi luoghi in quanto il lago è una località di turismo estivo. Molti i bagni presenti e anche qualche campeggio ma, in questo periodo, tutto chiuso. Comincia a far freddo e la sera sta calando. Il lago comincia ad offrire colorazioni tendenti al blu notte ed acqua e sabbia sembrano un tutt'uno. Di fronte a noi il monte Fogliano e il Monte Venere
Sutri : alla sera, con il buio, raggiungiamo Sutri. Non abbiamo particolari aspettative in questo centro ma all'arrivo rimaniamo molto incuriositi. La cittadina si trova, come tutti i paese di questi territori, arroccata su un colle ma non troppo alto. Sotto, nell'aperta campagna, vediamo molte persone e tante fiaccole disposte ad illuminare qualcosa di particolare ma che non riusciamo ben a capire. Riusciamo a parcheggiare in un larga spianata ghiaiosa dove ci sono altri camper. Ci vestiamo per andar a vedere cosa succede, alquanto incuriositi. All'arrivo troviamo una piccola biglietteria e ci dicono che si tratta di una rappresentazione di un presepio vivente allestito in un ambiente molto particolare quale la necropoli etrusca scavate nel tufo (nei pressi presente anche l'anfiteatro romano sempre scavato nel tufo della stessa collina). Le scene rappresentate sono tutte inserite nelle cavità e ci sono molte attività artigianali svolte da personaggi in costume d'epoca. Ci sono fabbri, fornai, pastori con pecore, ecc. Il percorso si svolge lungo un corridoio illuminato da fiaccole e al suo termine la natività. E' veramente una bella rappresentazione teatrale molto suggestiva. Siamo veramente contenti di essere giunti in questo luogo e a questa ora. Pensiamo che durante il giorno, quindi con la luce del sole, l'atmosfera sia ben diversa.
Facciamo anche una passeggiata in centro prima di rientrare nel camper per la cena.
Il giorno seguente un altro giro in centro e poi un acquisto di pasta fresca nel negozio del papà del famoso cantante di Ronciglione
Capranica : da Sutri ci dirigiamo verso Nord seguendo un itinerario che abbraccia i paesi a confine con i Monti Cimini. Da Sutri notiamo molte coltivazioni con piccoli alberelli disposti in fila. E' la zona delle nocciole, una delle più grandi in Italia. Ci sono anche coltivazioni ad olivo. Capranica è un ulteriore borgo costruito su una dorsale di tufo ed è stato costruito lungo una strada principale. E' anch'essa tappa della Via Francigena insieme a tutti questi paesi (Vetralla e Sutri). Molte case di epoca antica costruite sicuramente in tufo. In questa stagione difficilmente il sole riscalda questi paese inseriti tra i boscosi Monti Cimini e i colli Sabatini.
Prima di lasciare questo territorio ci fermiamo presso un oleificio per un acquisto di olio e, perché no, di un barattolo di crema di nocciole.
Capodimonte (Lago Bolsena) : ora è tempo di riprendere il viaggio di rientro a casa. Non riusciamo a fermarci a Viterbo per la visita ma ritorniamo sul lago di Bolsena e ci fermiamo a Capodimonte che si trova sulla riva opposta a Bolsena. Ci fermiamo, soprattutto, per il pranzo. Facciamo una visita ma il centro non offre particolari e suggestive strutture architettoniche particolari tranne per la Rocca Farnese che osserviamo dall'esterno.
Poi rirendiamo il viaggio verso Acquapendente. La strada principale scorre lungo il perimetro del lago e si colloca sempre ad una quota superiore al livello lacustre e, pertanto, difficilmente offre un panorama sul lago. Arrivati ad Acquapendente facciamo una sosta per lo scarico delle acque in un parcheggio attrezzato e ne approfittiamo per una bella doccia. Acquapendente si trova sulla direttrice della Via Cassia e rappresenta sempre una tappa della Via Francigena. Chissà un giorno se riusciremo, zaino in spalla, percorrere questo importante cammini. Ci penseremo.
Siena : nel tardo pomeriggio arriviamo ai piedi di questa importante citta ricca di cultura e monumenti storici. Parcheggiamo appena sotto in grande parcheggio adibito alla sosta camper. Riusciamo vista l'ora a fare una visita del centro storico e in una piccola pizzeria gustiamo una buona fetta di "ciaccino", la focaccia farcita di Siena. Poi un salto in Piazza del Campo sempre splendida e affascinante. Rientriamo in quanto domani vorremo dedicarci più tempo.
Al mattino ci nuovamente rechiamo nel centro storico e visitiamo il complesso del Duomo, del museo annesso e del famoso "facciatone". Del Duomo bellissima la struttura interna con i fantastici mosaici del pavimento. Il Duomo iniziato nel 1220 circa in seguito, intorno al 1339 quando Siena godeva di una buona economia, fu ideato il progetto di allargamento per dare un aspetto più imponente. Il duomo che si vede oggi doveva rappresentare solo il transetto. Purtroppo molteplici problemi fecero si che il progetto si interrompesse completamente. Di questo progetto rimane solo il "facciatone" che da solo rimane un monumento ed un emblema storico di Siena. Da sopra il grande panorama su tutta Siena. Completiamo il giro nelle vie principali facendo qualche piccolo acquisto di prodotti tipici.
E' giunto il momento di rientrare a casa. Possiamo ben affermare che è stato un bel viaggio alla scoperta dei centri storici molto belli e non parliamo solo delle grandi città ma, soprattutto, dei piccoli centri che trasmettono una grande storia. Ci riserviamo di ritornare in questi luoghi per poter visitare e conoscere altre realtà.