Nel 2016 avevamo realizzato un piccolo viaggio itinerante nei territori tra Umbria e Lazio. Erano rimasti in sospeso alcune visite che non abbiamo potuto fare per mancanza di tempo. Nasce quindi il desiderio di rimetterci in viaggio per scoprire altre bellezze del nostro patrimonio italiano. Ritorneremo in Tuscia, ossia la zona che fu originariamente appartenente all'Etruria, la terra degli Etruschi. Questa terra abbraccia la provincia di Viterbo e si estende ad Ovest al litorale sud della Toscana e di quello nord del Lazio. Per questo viaggio scegliamo di utilizzare due mini appartamenti che ci faranno da base per le nostre visite giornaliere. Il periodo scelto è una settimana nel mese di febbraio, a circa 10 giorni dall'inizio della pandemia che ci colpirà per diversi mesi.
Di seguito le tappe di questo nostro viaggio.
Tappe:
Bomarzo (VT - Lazio) : partiamo da Verona e in circa 5 ore raggiungiamo la provincia di Viterbo sul grande falsopiano che si estende da Orte fino alla maremma toscana. Il primo centro che visitiamo è Bomarzo, un piccolo borgo arroccato sulle prime colline a confine con la valle del Tevere. La fermata è sicuramente occasione per una possibile sosta per il pranzo. Di Bomarzo sicuramente è famoso il Parco dei Mostri o Sacro Bosco dove sono presenti molti monumenti raffiguranti animali mostruosi e mitologici.
Vitorchiano : dopo Bomarzo una fermata anche a Vitorchiano, altro borgo alle porte di Viterbo. E' stato costruito su un roccione di pietra denominata "peperino", della quale Vitorchiano è famoso. Il paese si trova sopra dei veri e propri pendi di roccia a strapiombo sul Rio Acqua Fredda. Da fuori il borgo e possibile osservare lo sviluppo del paese arroccato sulle rupi. All'interno del paese alcuni bambini che giocano a nascondino, un gioco che difficilmente possiamo vedere ancora oggi nei nostri paese troppo trafficati.
Viterbo : alla partenza da Vitorchiano telefoniamo alla proprietaria del mini appartamento di Viterbo avvisandola del nostro arrivo. Siamo d'accordo di entrare a Viterbo dopo aver parcheggiato l'auto e di recarci all'indirizzo. Intorno alle 17 arriviamo alla struttura e dopo qualche minuto ci viene incontro la responsabile delle pulizie che ci apre. Il piccolo appartamento è carino e si trova nel centro storico, quindi comodo alla visita di Viterbo. Purtroppo ci sono delle incomprensioni riguardanti la modalità di pagamento ossia del possibile rilascio di un documento che ne accerti il saldo erogato. All'inizio non ci voglio rilasciare nulla ma, poi dopo nostra insistenza, la signora va a prendere il blocchetto delle ricevute portandosi via le chiavi per sicurezza. In questi affitti di breve durata è possibile trovare di tutto. Peccato per questa mini disavventura che è stata sicuramente spiacevole e poco professionale. E' possibile affittare ancora in "nero". Rilasceremo in seguito una recensione negativa.
Di Viterbo, in due giorni, visitiamo tutto il bellissimo centro. Ricordiamo la bellissima piazza, simbolo di Viterbo, con la cattedrale di san Lorenzo e il palazzo dei papi dove il papa Alessandro IV vi trasferì la sede della Curia Papale nel 1257. Qui si svolse il primo e più lungo conclave che durò 1006 giorni tra il 1267 e il 1271.
Molto bello è suggestivo il borgo medioevale di San Pellegrino che si sviluppa sulla via omonima- Le case tipiche del tempo sono molto ben tenute ed alcune sono dotate delle bellissime scale esterne a servizio dei piani superiori. Molte piccole trattorie e botteghe artigianali. E' molto bello percorrere questo piccolo borgo inserito nel centro storico di Viterbo durante le ore serali dove le luci delle lanterne donano un'atmosfera particolare e suggestiva. Bella la piazza del Plebiscito con il Palazzo dei Priori, la chiesa di San Sisto e molto altro. Merita la visita al parco cittadino della valle del Faul dove è stata allestita una gigantesca figura umana affiorante dal terreno. A Viterbo passa la Via Francigena e. Di Viterbo abbiamo veramente un bel ricordo per quanto la bellezza dei monumenti presenti. Una bella città da vedere e ammirare.
Vetralla : iniziamo la visita dei vari paesi situati ai piedi dei Monti Cimini proprio a Vetralla. Il quartiere molto vecchio si sviluppa, come Capranica, lungo la via principale che corrisponde al tracciato della Via Francigena. Niente di particolare ma merita la visita anche per l'incontro con le persone che qui abitano e vivono. Nel rientro al parcheggio un piccolo dramma che si protrarrà per qualche mese. Purtroppo lungo una scalinata in porfido bagnata dalla pioviggine scivolo appoggiando la mano destra a protezione della macchina fotografica. Subito un dolore fortissimo che mi mobilizza. Per fortuna siamo molto vicini all'auto e raggiunta mi siedo provando molto dolore. Immagino che sia una contrattura o leggera slogatura e per tutta la settimana non mi pongo particolare problemi anche se dovrò assumere molti anti-dolorifici, soprattutto la notte. Mi fascio il braccio destro evitando di guidare l'auto nei prossimi giorni. purtroppo di Vetralla avrò per sempre questo ricordo.
All'uscita da Vetralla, alla Cooperativa Olivicoltori, acquistiamo un po' di olio. Diventerà negli anni successivi il nostro riferimento per ulteriori acquisti.
Capranica : dopo Vetralla anche Capranica è oggetto di una nostra sosta ma il dolore forte alla spalla non mi permette di godere bene di questa visita.
Sutri : anche a Sutri eravamo già passati (bellissimo il presepio vivente che viene allestito nel periodo di Natale) ma volevamo tornare per approfondire la visita. Questa volta ci dedichiamo al percorso naturale-archeologico delle necropoli. Ma prima ci rechiamo nel centro di Sutri per bere qualcosa di caldo e verificare il problema alla spalla. Poi ci rechiamo nel parco archeologico per la visita seguendo un un percorso circolare. Il sito è composto da innumerevoli nicchie scavate nel tufo su vari livelli. Si tratta di una sessantina di tombe. Saliamo sopra la collina dove si trova Villa Savorelli e da sopra riusciamo ad avere una vista anche sull'anfiteatro romano sempre scavato nel tufo.
Ronciglione : dopo il lago una visita a Ronciglione. Nella precedente visita non avevamo visto il borgo medioevale con il castello e i vari edifici storici- Piccolo ma molto carino e sicuramente la parte più bella di Ronciglione.
Lago di Vico : mantenendo come base Viterbo riusciamo in una giornata a compiere una visita circolare al Lago di Vico, Ronciglione, Sutri e, al termine prima del rientro all'appartamento, a Vetralla. Risaliti sui Monti Cimini questa volta scendiamo al lago sul versante Nord sotto il Monte Venere. Parcheggiamo l'auto per una passeggiata su sentiero Natura "Le Prove". Occasione per qualche foto di alcuni uccelli che qui sono molto presenti (una fotto riuscita per l'avvistamento di un paio di cormorani su un ramo al di sopra della superficie lacustre). In questo lato del lago, non sfruttato dai bagni, sono presenti molti canneti piccoli bacini lacustri paludi e boscaglia ambiente ideale per l'avifauna e non solo.
Prima di rientrare a Viterbo una sosta anche a San Martino del Cimino per la bellissima Abbazia presente nel centro.
Domani lasceremo Viterbo per recarci verso il litorale del Tirreno per entrare nella zona archeologica dei centri etruschi: Tarquinia e Cerveteri.
Tarquinia : nella breve trasferta da Viterbo a Tarquinia ci fermiamo a Monte Romano dove nella piazza principale ad un alimentari/norcineria dove acquistiamo del pae con prosciutto gusto. Una deliziosa sosta con un pane favoloso. Nel primo pomeriggio ci rechiamo verso Tarquinia dove, fuori alla città, andiamo a visitare il sito archeologico della necropoli etrusca. Sono tra le più famose e più belle del periodo etrusco. Tutte situate sotto il suolo sono state scavate interamente nella roccia. La loro particolare costruzione e gli affreschi ancora ben visibili rappresentano un vero tesoro della nostra storia millenaria. Nel parco siamo soli e con molta tranquillità riusciamo a visitarle tutte.
Santa Severa : nel tardo pomeriggio, dopo la visita a Tarquinia, ci rechiamo all'appartamento dove rimarremo per i prossimi giorni. Si trova sul litorale laziale lungo la Via Aurelia. Molto importante in questo luogo la presenza del castello di Santa Severa del XIV secolo ma le primi origini risalgono al 1068. E collocato direttamente sul mare ed è molto bello passeggiare sulla spiaggia con la vista di questa roccaforte a difesa del mare.
Anguillara Sabazia : con partenza al mattino vorremo dedicare la giornata di oggi alla visita di alcune paesi sul lago di Bracciano. Arrivati al lago ci rechiamo innanzi tutto ad Anguillara Sabazia piccolo borgo situato su un promontorio panoramico con vista sul tutto il bacino lacustre. Sono ben visibili in lontananza bracciano con il suo poderoso castello e Trevignano sulla sponda opposta. Piccolo ma molto caratteristico il centro storico con le vecchie case tutte addossate le une alle altre. Molto frequentato d'estate per la presenza di alcune spiagge, in questo periodo molto più tranquillo.
Oltre Anguillara proseguiamo lasciando per qualche ora il lago di Bracciano. Sappiamo che a pochi chilometri si trova il borgo illustre di Calcata. Questo borgo molto storico si trova alla fine della Val di Treja e appare all'improvviso in tutta la sua misteriosa bellezza. Come molti borghi laziali e completamente arroccata su un pianoro di tufo. Abbandonata per molti anni (la popolazione abita ora nel centro di Calcata Nuova costruita a un paio di chilometri di distanza) da qualche decennio è stata riscoperta da molti artisti che qui si sono trasferiti per la tranquillità che offre. Le case sono tutte adagiate sul colle e unite tra di loro come fossero un'unica struttura. Da sotto sembra una fortificazione con le case a strapiombo sul vuoto. Si entra da un'unica porta di accesso e subito ci si trova immersi in un altro tempo. Per la visita abbiamo parcheggiato l'auto a calcata Nuova e con un sentiero abbiamo raggiunto il borgo. Vista l'ora abbiamo approfittato della presenza di qualche trattoria per fermarci a pranzo.
Nel pomeriggio siamo ritornato al lago di Bracciano per una breve sosta a Trevignano Romano altro centro posto sulle rive ed in fine a Bracciano il centro più rinomato e maggiormente popolato di questo territorio. Anche Bracciano è costruito su un promontorio ed il simbolo principale è sicuramente il suo castello che si trova nel punto più vicino al lago. Di Bracciano si ricorda la Scuola Sottoufficiali dell'Artiglieria.
Cerveteri : in questa località andiamo a visitare il sito archeologico molto famoso. Siamo naturalmente nella zona storica abitata dagli Etruschi e a poca distanza da centro si trova una maestosa necropoli dichiarata nel 2004 dall'UNESCO, assieme a quella di Tarquinia, patrimonio mondiale dell'umanità. Il necropoli della Banditaccia, che visitiamo, si estende su un territorio di circa 20 ettari ed è composta da centinaia di tombe. Si tratta di un'area funebre e quindi non si trovano altri strutture o edifici al di fuori delle tombe. Caratteristica principale, diversamente da quelle di Tarquinia, è la loro costruzione a forma di tumoli o più recenti a "dado" tutte scavate nel tufo. All'interno camere molto grandi con affreschi e molti oggetti della vita quotidiana. Le camere sono hanno una costruzione avente lo scopo di rappresentare le dimore dei defunti qui sepolti. L'entrata è costituita dal corridoio che da accesso alle varie stanze. Il parco nel quale si trovano le tombe è molto bello per la presenza di molti alberi che con le loro fronde fanno da ombra. I viali tra le tombe son ben tenuti e richiamano ad un ambiente sereno e tranquillo rispettoso del luogo.
E' giunto il momento di rientrare a Verona ed oggi il lungo viaggio occuperà tutta la giornata. Abbiamo circa 530 chilometri da percorrere ma riusciamo a fare due soste importanti. La prima è a Porto San Stefano sull'Argentario dove ci fermiamo per il pranzo. Località balneare estiva è anche il punto di partenza dei traghetti per l'Isola del Giglio. Nel pomeriggio facciamo una sosta alla mitica Abbazia di San Galgano che raggiungiamo verso sera. L'Abbazia fu costruita a partire dal 1200. Si trova in mezzo alle colline senesi ed è molto isolata. La luce del tramonta ci invita alla realizzazione di alcune foto di questa particolare chiesa famosa in quanto rimangono solo le mura perimetrali. Della copertura non c'è pi traccia in quanto è andata distrutta completamente durante un temporale del 1786 quando un fulmine colpì il campanile facendo crollare anche la copertura. Da allora non fu più ricostruito. Ora viene frequentata da molti turisti e da innumerevoli fotografi. Appena sopra l'Eremo di San Galgano che visitiamo per la presenza della spada di San Galgano inserita in una roccia che ci ricorda la famosa leggenda. Sta calando la sera e comincia a far buio e pertanto decidiamo di ripartire lasciano questi luoghi molto belli e suggestivi con una certa nostalgia.