Un paio di anni fa avevamo realizzato un viaggio in scandinavia scegliendo la Norvegia come unica nazione per le nostre visite. Soprattutto la regione dei fiordi del sud-ovest era stata al centro dei nostri interessi. L'ambiente naturale e selvaggio dove le verdi montagne si tuffano nel blu del mare profondo. Insenature del mare che si allungano anche per diverse centinaia di km nell'entroterra ci hanno offerto panorami incredibili. Ora, nel ricordo di quei paesaggi, ci invogliano a ripartire per spingerci sempre più a NORD. Contattiamo i compagni di viaggio di Trento chiedendo se sono interessati ad un nuovo viaggio. Alla loro conferma corrisponde un incontro per poter pianificare tappe e programma. Decidiamo di attraversare la Svezia partendo da Malmö, quindi sosta a Stoccolma poi Finlandia per sosta a Rovaniemi ed infine Capo Nord. Rientro dalla Norvegia con sosta alle isole Lofoten. Siamo quasi tutti d'accordo tranne un membro dell'altro equipaggio scettico per la sosta a Capo Nord. Magari strada facendo ci faremo carico di convincerlo. Manteniamo le tre settimane da pianificare nel mese di luglio. Tutto è abbastanza definito e quindi si parte.
Tappe:
Garmisch (Austria) : per la partenza seguiamo completamente l'itinerario del 2001 con partenza il venerdì ed arrivo a Garmish (Germania). L'equipaggio di Trento è partito con un giorno in anticipo e ci siamo dati appuntamento verso Kassel. Il giorno dopo riprendiamo la marcia della trasferta ma arrivati in prossimità di Hannover, quindi ben oltre il punto teorico d'incontro, ancora nulla dei nostri compagni di viaggio. Ci comunicano che sono molto avanti ed infatti ci incontreremo solo a Puttgarden all'attracco del traghetto per la Danimarca. Passati il confine e scesi dal traghetto decidiamo di sostare per la notte avendo già viaggiato a sufficienza in questa giornata.
Puttgarden(Germania) ⛴️ Rodbyavn (Danimarca)
Un ulteriore giornata di viaggio ci permette di attraversare la parte meridionale della Danimarca e raggiunta Copenaghen, questa volta il programma prevede l'attraversamento del Mar del Nord transitando sul ponte di Oresund (un tratto lungo circa 15 km dei quali 8 km su una struttura strallata che risulta essere la più lunga in Europa, con una campata centrale alta 490 m ed inaugurato nel 2000). Oltre il ponte siamo in Svezia. Prossima tappa sarà Stoccolma che raggiungeremo fra circa 600 km, quindi la strada è ancora lunga e avremo la necessità di una tappa intermedia.
Copenaghen 🌉Malmo (Svezia)
Granna : attraversiamo lunghi tratti di strada nei quali le foreste di conifere sono le protagoniste assolute fino ad arrivare a Jonkoping (patria dei fiammiferi dal 1844) che si trova sulle rive meridionali del grande lago di Vattem. Non ci fermiamo in quanto vorremo arrivare alla piccola cittadina di Granna, situata sempre sul lago. Arrivati facciamo una sosta. Questo piccolo centro è famoso per i Äkta Gränna Polkagrisar ossia i bastoncini a strisce a spirale bianche/rosse simili ai bastoncini di natale.
Stoccolma : il giorno seguente raggiungiamo la capitale svedese e sostiamo al camper service Långholmen Husbilscamping a circa 4 km dal centro storico. Stoccolma è una grande città molto bella e ricca di molti centri culturali. Per la visita di un paio di giorni abbiamo fatto la scelta tra le innumerevoli possibilità : quindi il centro storico Gamla Stan, ossia la città vecchia, con il Palazzo reale e le piazze più belle e famose. E' situata su un'isola collegata alla terraferma. Poi il nostro interesse si sposta al museo del Vasa il grande galeone svedese che affondo durante il viaggio inaugurale nell'agosto del 1628. La nave ritrovata nel 1961 fu recuperata e restaurata dopo circa tre secoli. Lunga circa 12 mt con tre alberi e 64 cannoni. Veramente imponente e completamente visitabile in tutta la sua grandezza. Di Stoccolma avremo voluto visitare bel oltre ma sarà occasione per nuovi viaggi. Ora riprendiamo per proseguire verso Nord.
Uppsala : durante il viaggio di oggi una fermata nella città famosa per aver l'ateneo più antico della scandinavia (del 1477). Occasione per una sosta. Dopo Upsala continuiamo il nostro itinerario passando da Umea e Lulea dove sostiamo per la notte in riva al mare dove i ragazzi si divertono sulla spiaggia trovando anche un piccolo parco giochi. Il viaggio riprende il giorno seguente dove nei pressi di Tornio (Finlandia) giriamo decisamente verso nord-est arrivando finalmente a Rovaniemi.
Rovaniemi : ci troviamo appena sotto (6 km) il Circolo Polare (latitudine 66°33'39'' Nord) e questa cittadina e ricordata sicuramente per il Villaggio di Babbo Natale e il Santa Park. Sostiamo un paio di giorni per visitare queste due attrazioni (molto commerciali) importanti per i nostri ragazzi. La prima attrazione che visitiamo è il Santa Park un piccolo parco divertimenti con ambientazione Babbo Natale e con tanto di laboratori e ufficio postale. Il parco è allestito interamente in una grotta. Nei pressi del parco qualche tenda Sami e alcune renne libere nei recinti. Vicino al Villaggio di Babbo Natale cè un bella zona per la sosta dei camper dove i ragazzi sono molto liberi di correre. Nonostante la latitudine la temperatura è di circa 23° C (quasi caldo) e non ci sembra di essere nel villaggio più natalizio al mondo. D'altronde siamo a luglio del 2003 che risulta essere famoso per le sue temperature estive più calde. Vistiamo tutto il villaggio e d'obbligo è la foto di rito con la famiglia e Babbo Natale che abbiamo ancora appesa nella nostra casa a ricordo di questo viaggio. Ci sono alcuni negozi di souvenir e naturalmente l'ufficio postale dove è possibile inviare le lettere. Non nascondiamo che questa attrazione è sicuramente molto commerciale ma essendo in queste zone valeva la pena di fermarci. Chissà se riusciremo a ritornare.
Inari : dopo la sosta a Rovaniemi ci dirigiamo a Nord verso la Norvegia. Il paesaggio è molto collinare con foreste di conifere che in questi luoghi non sono fitte. La strada scorre con continui tranquilli saliscendi. Simo molto vicini al confine con la Russia e nel punto più vicino ci troviamo a circa 30/40 km. Inari rappresenta veramente un paese di confine ed è situato sul lago omonimo che risulta il più grande della Finlandia. Incuriositi ci fermiamo per una sosta. Non c'è molto ma la presenza di un distributore di benzina/gasolio un market, qualche bar/ristorante e poco altro rappresenta un punto di sosta per i viaggiatori e non solo in quanto da Rovaniemi a qui non abbiamo trovato centri e nemmeno possibilità di approvvigionamento gasolio. Attaccato ad un molo e posizionato sull'acqua un idrovolante segno che siamo veramente in zone disperse e che un volo in aereo è sicuramente indispensabile per i collegamenti veloci con altri centri. Riprendiamo il viaggio ed in questo momento sull'altro equipaggio un membro manifesta l'idea di non aver l'intenzione di visitare Capo Nord, ma la consorte lo convince e proseguiamo insieme. Mancano circa 380 km da Inari ma in serata raggiungiamo il luogo dopo aver percorso un tunnel sottomarino di collegamento tra la terraferma e l'isola di Mageroya (pedaggio circa 50 €). Capo Nord si trova su un promontorio sopra una falesia ad una altezza di 307 m s.l.m. Poi arrivati al punto più estremo ci troviamo ad un casello per il pagamento di un ulteriore pedaggio per entrale nel sito. Il costo risultava di circa 150 € (almeno nei ricordi). Per noi risultava assurdo pagare una cifra di questo tipo per un piazzale, una visione al cinema e per un negozio di souvenir. Rinunciamo ma siamo alquanto delusi. Il membro dell'alto equipaggio che era alquanto contrario per questo deviazione ora appare alquanto adirato. Ci giriamo e al pochi chilometri di distanza (6/7 km) ci fermiamo per la notte in un parcheggio in quanto si è fatto tardi e siamo quasi a notte inoltrata. Abbiamo la speranza che l'indomani potremmo avventurarci a piedi.
Durante questo tratto del percorso alcuni incontri con branchi di renne che a queste latitudini sono allo stato brado. Due i ricordi principali. Il primo nella notte quando, per un bicchiere d'acqua, ho alzato la tendina della finestra del camper e ho visto molte renne tutte intorno. L'altro durante il viaggio, nei pressi di un piccolo centro abitato, ci siamo dovuti fermare in coda con altre auto in quanto in mezzo alla strada erano sdraiate alcune renne mostrando una tranquillità innaturale-
Capo Nord(Norvegia) : Al mattino ci svegliamo per recarci a piedi nel punto più a Nord della terra, ma quello reale. In effetti il sito più frequentato e alla latitudine NORD di 71° 10' 21" mentre quello reale è a latitudine Nord a 71° 11' 08". Poca differenza ma meglio saperla è per noi è importantissima visto che no apprezziamo molto i centri di turismo di massa. Il tempo fuori è molto coperto e nebbioso. L'atro equipaggio ci avvertono che la loro intenzione è di riprendere il viaggio e non intendono fermarsi un'ora in più. Ci dispiace ma è opportuno rispettare le scelte e la libertà di ciascuno. Ci ritroveremo fra qualche giorno. Noi rimaniamo e ci prepariamo per l'avventura. Scarponcini, felpe e giubbini per la pioviggine. Nel parcheggio una tabella con indicato la nostra posizione ed il percorso del sentiero. Tutto attorno a noi la tundra, ossia terreno formato da piccole piante molto basse e qualche rado arbusto. Nessuna pianta. Ci inoltriamo ma essendoci la nebbia e rari indicazioni del sentiero dopo circa un'ora ci troviamo a decidere di rinunciare per non rischiare di trovarci in qualche punto pericoloso magari a picco sul mare- Attorno a noi sentiamo i versi delle renne, che in questi luoghi sono molto frequenti, ma non riusciamo a vederle. Rientriamo anche perché siamo molto bagnati. Peccato ….e così Capo Nord ci ha lasciato un po' di amaro in bocca. Ci mettiamo in viaggio.
Tromso : dalla partenza da Capo Nord siamo completamente soli nel viaggio. Ci godiamo il percorso lungo strade in zone montuose ma sempre con spettacolari viste sulle insenature del mare. Siamo nella regione del Finnmark, ovvero la Lapponia Norvegese. E' tutto un dolce saliscendi e la strada che percorriamo è sempre la E6, arteria principale che collega Kirkenes con Oslo e infine Trelleborg in Svezia e la sua lunghezza totale è di 3140 km. La nostra direzione è quella di Bjervik vicino a Narvik dove prenderemo la strada per andare a visitare le isole Lofoten. Qui dovremmo trovarci con l'equipaggio di Trento per riprendere insieme il viaggio. Ma prima vorremo fare una deviazione per andare a Tromso la cittadina più popolata più a Nord del mondo ed è la capitale della Lapponia Norvegese. Ci arriviamo allungando la strada di 70 km (che diventano 140 km totali di deviazione) e ci troviamo veramente in una città fuori del mondo. Un alto ponte ad arco collega la terraferma con il centro storico dove sono inserite le abitazioni tipiche di queste latitudini: case a più piani in legno molto colorate (giallo, rosso, blu) e sulle rive del mare molte imbarcazioni da pesca, una delle principali risorse di questa località. Della visita ricordiamo la statua del cacciatore di balene su porto e la cattedrale artica di confessione protestante norvegese. In questa chiesa moderna ci soffermiamo all'interno notando che, oltre ai classici banchi in fondo alla chiesa, ci sono delle poltrone disposte vicine alla grande vetrata che dà verso l'esterno e sulla città. L'architettura neogotica della struttura "spicca" da lontano per la sua costruzione a forma di nave e di colore bianco. Lasciamo Tromso e per riprendere il percorso come da programma.
Lofoten : arrivati verso nei pressi della località dove dobbiamo traghettare per le isole Lofoten ci soffermiamo appena dopo un ponte per provare a pescare. Guardiamo l'ora è sono all'incirca le 00.15 ma in queste zone non è molto chiaro in quanto abbiamo passando da una regione all'altra non capiamo in quale fuso orario siamo collocati. Comunque è tardi. Nonostante la sera inoltrata proviamo a fare qualche lancio e in circa mezz'ora riusciamo a pescare tre piccoli merluzzi. rientrati in camper li puliamo e li mettiamo sotto sale. Li mangeremo rientrati a casa come ricordo della pesca alle Lofoten. Arrivati al traghetto ci troviamo con i nostri compagni.
L'arcipelago delle isole Lofoten sono soprattutto famose in Italia per la pesca del merluzzo che, dopo lavorazione, diventano stoccafisso o baccalà; il primo perché essiccato all'aria su tralicci in legno, il secondo per la conservazione sotto sale. Ma la maggior parte non ne conosce l'estrema bellezza naturale. Le varie isole sono delle montagne a picco sul mare. Ancora il verde che si tuffa nel mare di un blu intenso. La presenza poi di piccoli centri abitati da pescatori con tutte le piccole case con colori a pastello trasformano l'ambiente naturale i quadri di una bellezza sconvolgente, almeno per noi. Non abbiamo ricordi migliori di altri luoghi simili a questi.
Per rimanere nei ricordi, ancora oggi indelebili, di seguito un cenno a quanto abbiamo visto
Eggum : è stato la prima di tappa alle Lofoten dove abbiamo dormito. Una località sperduta e rivolta al mare di Norvegia. Piccolo centro di pescatori, alcune spiagge bianchissime e una bellissima area per camper (non attrezzata) dove fermarci e vivere nella natura. Alla sera con i nostri figli ci siamo inoltrati sopra la montagna dove, dopo aver percorso un sentiero immerso in una vera e propria torbiera, arriviamo sulla cresta sommitale per riuscire ad avvistare le "pulcinelle di mare"; bellissimi uccelli con il becco triangolare piatto di colore rosso, giallo e blu molto comuni a queste latitudini. Le vediamo ma, purtroppo essendo la zona molto a picco sul mare e quindi rischiosa sporgersi, non riusciamo a fotografarle. Ma le poche che avvistiamo sono veramente fantastiche. Scesi al camper rimaniamo in piedi oltre la mezzanotte godendoci la vista del sole che non tramonta mai.
Reine : il più caratteristico paese di questo arcipelago. Picchi montuosi a picco sul mare e piccole isole collegate da ponti sulle quali sono costruite le casette colorate. Una visione sublime.
Å : il nome un'unica lettera rappresenta l'ultima lettera dell'alfabeto norvegese e corrisponde anche all'ultimo paese delle Lofoten. Oltre solo mare. Piccolo borgo di pescatori di merluzzo è costituito da piccole case di colore rossoadibite a abitazioni e magazzini. Molte di queste casette sono costruite su palafitte e sono chiamate "rorbuer" e sono tipiche delle Lofoten. In questo luogo termina il nostro viaggio alle Lofoten ma ritornando per lo stesso itinerario dell'andata, scopriremo ulteriori piccoli altri centri molto belli.
Dalle Lofoten prendiamo il traghetto da Svolvaer a Skutvik per abbreviare la distanza e il tempo di percorrenza. Quindi da Skutvik ci dirigiamo con i due camper verso Mo I Rana.
Polarsirkelsentert : stiamo procedendo sulla E6 e a circa 270 km ci fermiamo per una sosta al punto di latitudine 66°33'39" che corrisponde al punto del Circolo Polare Artico. C'è che un centro visite ma noi ci rechiamo sopra una collinetta dove alcuni "ometti" ci hanno incuriositi, Si tratta di piccoli accumuli di pietre fatte dai viaggiatori di passaggio. Ne vediamo a centinaia di tutte le forme e altezza e così i nostri ragazzi si adoperano con gioco a costruirne qualcuno. Qualche foto e ripartiamo con una certa nostalgia in quanto riconosciamo che il nostro fantastico viaggio si sta concludendo e la parte più entusiasmante (tra Rovaniemi e questo punto) è conclusa. Ora ci aspetta il lungo viaggio di rientro ma non prima di goderci molti altri luoghi di possibili visite.
Mo I Rana : arrivati a Mo I Rana abbiamo un paio di luoghi nei quali recarci per vedere qualcosa di particolare di queste terre, come di seguito riportiamo.
Gronligrotta : si tratta di una piccola grotta visitabile con una guida. Quindi da Mo I Rana saliamo con il camper al centro visite in mezzo alle montagne. In attesa ci fermiamo su un piccolo angolo picnic con panche e tavoli e i nostri ragazzi trovano anche una rete elastica sulla quale si divertono a saltare. Poi quando arriva il nostro turno andiamo alla grotta.
"La grotta più accessibile e più visitata tra quelle che si trovano nei dintorni di Mo dista 22 km dalla città, in direzione nord. È dotata di illuminazione elettrica (è l’unica grotta turistica illuminata di tutta la Scandinavia). La visita di 30 minuti conduce lungo un fiume sotterraneo, attraversa un labirinto di roccia e oltrepassa un blocco granitico strappato dal ghiacciaio e depositato nella caverna dalla forza delle acque. " (https://www.lonelyplanetitalia.it/destinazioni/norvegia/mo-i-rana/poi/gronligrotta)
Bella ed interessante visita con i nostri ragazzi.
Svartisen Glacier : lasciato il sito della grotta vorremo andar a visitare il ghiacciaio che si trova a poca distanza. Per la visita dovremmo recarci con il camper ad un parcheggio e proseguire a piedi lungo un sentiero in riva ad un lago. A questa proposta però i nostri compagni di viaggio non sono interessati e decidono di proseguire. Noi facciamo un tentativo anche se non siamo certi di riuscire in quanto ci troviamo a metà pomeriggio. Troviamo il parcheggio e ci prepariamo indossando le pedule e qualche indumento adatto ad un'escursione di cira 3/4 ore. Ci avviamo sul sentiero e siamo soli. Il percorso si trova a pochi metri dalla riva del lago e fin da subito ci accorgiamo che non è un sentiero molto facile e continue rocce e sassi molto bagnati ci impediscono di avanzare velocemente. dopo circa una buona mezz'ora purtroppo scivolo su una roccia e mi trovo con un ginocchio dolorante. Caspita !!! Proprio ora. Constato che sarà più difficile proseguire o sicuramente ci impiegheremo molto di più e le ore di piena luce non sono infinite, anche se siamo in Norvegia. Decidiamo per il rientro. Peccato!! E così ritornati al camper riprendiamo il viaggio per ritrovarci co l'altro equipaggio.
Ora il nostro viaggio sarà inteso al solo rientro verso Verona con qualche eccezione o fermate di sosta per la notte. Quindi l'itinerario che seguiamo sarà Trondheim (questa volta corrisponde al solo nostro passaggio e nessuna sosta è prevista), Oppdal, Lillihamer (sede olimpiadi 1994, sosta) ed Oslo.
Oltrepassato Oslo lungo il tragitto verso Helsingborg facciamo un paio di soste sulle rive del mare dove riposiamo dal lungo viaggio e gustiamo ancora di qualche ora di mare del Nord. Ma da oggi siamo rimasti soli in quanto l'altro equipaggio a deciso di accelerare il viaggio di ritorno per qualche fermata in Germania. Sarà l'ultima volta che li vedremmo in quanto non avremmo più occasione per ritrovarci.
Goteborg (Svezia) : un ricordo (non ben definito visto glia anni passati) per una passeggiata nel centro della grande città (seconda città per popolazione dopo Stoccolma) e per la visita ad un parco botanico e faunistico.
Riprendiamo il viaggio di ritorno e dopo il traghetto tra Svezia e Danimarca ci fermiamo per la visita al castello di Kronborg situato proprio ad Helsingor. Il castello è molto grande e merita una bella visita. E' celebre anche perché William Shakespeare vi ambientò il suo dramma famoso di Amleto : ogni estate si svolge nel cortile interno un festival shakespeariano. Dall'esterno del castello sulla spiaggia la vista si allunga verso la Svezia che dista solo 4 km. Sarà l'ultimo sguardo sulla grande penisola della Scandinavia. Lo stretto tra Danimarca e Svezia si chiama Oresund ed è lo stesso che abbiamo attraversato all'andata utilizzando il lungo ponte.
Helsingborg (Svezia)⛴️ Helsingor(Danimarca)
Attraversiamo quindi la Danimarca fino a Puttgarden per riprendere il traghetto ed entrare in Germania
Rodbyavn (Danimarca) ⛴️ Puttgarden(Germania)
Lungo il lungo viaggio in Germania ci regaliamo una sosta nella cittadina di Celle dove visitiamo il centro storico. Di questa città ricordiamo un gelato preso in una gelateria italiana. Poi allunghiamo fino a Verona arrivando dopo un paio di giorni.
Di questo grande viaggio con circa 9140 km percorsi lungo arterie molto importanti ma anche in zone selvagge e poco frequentate. Ricordiamo sicuramente le lunghe giornate di luce nelle quali abbiamo sicuramente viaggiato senza stanchezza per la visione di ambienti naturali, che difficilmente potremmo incontrare in altri luoghi di questa Europa. Tramonti infiniti per durata e bellezza. Città isolate alla fine del mondo inserite perfettamente in contesti naturale quali fiordi e montagne. Centri storici formati da case in legno multicolori ma anche piccole abitazioni di colore rosso costruite su piccole isole. Anche le spiagge bianchissime sulle isole Lofoten ci hanno stregato in quanto non pensavamo di trovare questi ambienti a queste latitudini. Nel ricordo vorremo pensare ad un possibile ritorno in queste terre. Chissà!!